Parlare nel 2016, di società di Mutuo Soccorso, potrebbe sembrare, una cosa da poco, sciocca, senza nessun fine utile per i cittadini, di questa parte di secolo, presi dalla voglia, di fare la fila per acquistare l’ultima ritrovata elettronica, invece no, mi sembra proprio il periodo in cui riproporre una tale esperienza vissuta un tempo nella nostra cara Patria.
Non siamo contro la tecnologia, non vi preoccupate, magari facciamo fatica a starci dietro e a saperla usare, ma i tempi che corrono, non sono di quelli che permettono lo spreco di denaro, denaro usato da pochi, ma questo lasciamolo analizzare agli altri, agli economisti, ai politici insomma a tutte quelle persone che sono chiamate a fare il bene del paese.
Tornando alle Società Operaie di Mutuo Soccorso, nate inizialmente, nel Regno di Sardegna, si sono poi sviluppate nel Meridione d’Italia, solo dopo l’unificazione del 1861.
I primi esempi, nel Centro Meridione si ebbero a Napoli e subito dopo a Reggio Calabria.
Bisogna dire che i primi accordi furono stipulati con” una stretta di mano”, solo dopo concretizzati con atti notarili.
Le Società di Mutuo soccorso, lo dicono le stesse parole, sono nate per spirito filantropico, tra datori di lavoro e lavoratori, ed anche oggi di tanto in tanto si verifica la stessa cosa, solo che viene chiamata Società o Cooperativa.
Si sa che furono “ I FILANDIERI “ proprietari delle filande, che producevano la lana ad assumere l’iniziativa, per far nascere una società capace di intervenire in soccorso di coloro che versavano in stato di bisogno sia fisico che economico.
La nascita di queste “Società Operaie” avevano come scopo quello di intervenire in caso di necessità relativa alla solidarietà, legalità, fratellanza, sussidarietà, malattia, religiosità ed altro ancora in modo di creare una società capace di assolvere i tanti, tantissimi problemi che si verificarono con “ L’unità d’ Italia”, allora appena nata.
In seguito, queste Società di “ Mutuo Soccorso” si estesero in ogni parte d’Italia.
Ad OPI, che fino a quel momento, faceva parte del Regno delle due Sicilie, vennero fondate: La Congreca di Carità,Il Monte Frumentario e la Società delle Erbe Seconde, il tutto per unire le forze in modo da far sopravvivere i più bisognosi e costruire il loro futuro.
Inoltre nacquero le Congreche Religiose, oggi conosciute come Confraternite, ed ad OPI al momento sono operanti quella del SANTISSIMO SACRAMENTO nata nell’anno 1828 e quella e quella di SAN GIOVANNI BATTISTA nata nel 1883.
Un accenno alla varie tipologie di Società di Mutuo Soccorso.
Le Congreche di Carità si occupavano dei bisognosi e di assistenza alla salute, non a caso nella storia antica di Opi , si parla di un piccolo Ospedale, ( forse per indicare un luogo dove venivano curati i malati ) poi queste Congreche, con il passare degli anni, si sono spente, ma nel mentre è nata, in OPI , ma anche in altri Comuni, l’E.C.A. ( Ente Comunale di Assistenza ) in Opi operante fino agli anni 1970/75.
Le Congreche Religiose, ancora oggi funzionanti, curavano e curano ancora oggi le festività religiose, relativamente alla parte religiosa mentre per quel che riguarda il folkoristico , se ne occupa il Comitato Feste.
Il Monte frumentario invece, raccoglieva il grano e altri prodotti della terra, che veniva prestato alle persone sprovviste, di grano per la semina ed altri prodotti, con l’intesa di restituirlo, gravato da un modesto interesse legato al raccolto e per OPI gli ultimi raccolti di grano, si fanno risalire agli anni 1965/70.
Mentre, la Società Erbe Seconde, attiva fino all’anno 2008, si occupava di raccogliere le somme, pagate dai proprietari di animali, per il pascolo brado, che ancora oggi esiste in certi centri di montagna, per poi ridividerle con i proprietari dei terreni, ed occupandosi inoltre dell’intero territorio Comunale, oggi abbandonato a se stesso.
Sotto queste spinte, sono nate poi, i primi Istituti Bancari.
Prima di chiudere, diciamo che tratteremo, l’argomento ERBE SECONDE prossimamente