Regione – “L’Abruzzo interno, che mi sento di rappresentare e tutelare, esprime professionalità di altissimo rilievo nel campo sanitario e manageriale e una scelta esterna per l’incarico di manager della Asl dell’Aquila sarebbe, oltre che ingiustificabile, difficilmente comprensibile per gli operatori del settore e la pubblica opinione”. Emilio Iampieri, consigliere regionale di Forza, si rivolge direttamente al presidente della Regione Luciano D’Alfonso, invitandolo “a non ripercorrere esperienze che nel passato hanno visto catapultati sul nostro territorio personaggi a esso estranei che, per quanto competenti possano essere stati, non hanno inciso come avrebbe dovuto e potuto”.
“La situazione in cui versa la sanità regionale rimane complessa e delicata e una riorganizzazione del settore che non sacrifichi la quantità e la qualità del servizio sanitario passerà inevitabilmente attraverso un chirurgico e ineludibile contenimento dei costi. Per questo e non certo per mero campanilismo – sottolinea Iampieri – il nuovo manager dovrà essere un professionista che possiede già una conoscenza approfondita delle articolazioni sanitarie della provincia più vasta d’Abruzzo, così da non aver bisogno di un periodo di studio e formazione. Un manager dotato di tale background si troverebbe nelle condizioni di agire con cognizione di causa e con la sollecitudine necessaria a dare risposte concrete alle tante problematicità che sono sul tappeto.
Ferme restando le prerogative del presidente – continua il consigliere di Forza Italia – sarebbe opportuno che tale scelta venisse condivisa con i sindaci del territorio di competenza della Asl e con tutte le forze politiche dell’Emiciclo, comprese quelle di opposizione. Su un tema così sensibile – conclude Iampieri – le ragioni della politica e dell’appartenenza devono fare un passo indietro. Non si tratta di riempire una casella vuota ma di garantire nel modo migliore il diritto costituzionale alla salute di tutti i cittadini, anche di quelli che vivono lontani dai contesti urbani più popolosi, nell’Abruzzo montano sin troppo penalizzato dalla politica regionale di questo primo scorcio di legislatura”