Dalla quarta di copertina del libro: «I personaggi di questa raccolta, analizzati attraverso lo studio degli scambi epistolari, forniscono aspetti del proprio pensiero e della vita privata, talvolta effettivamente intima, che ne abbozza il ritratto nella cornice storico-sociale in cui vissero: l’illuminista Romualdo de Sterlich, intellettuale «svagato e malaticcio», che da Chieti scriveva al cugino Gaspare de Torres, chiosando sul tempo atmosferico, sull’andamento dei mercati e sulla politica del Regno; Julie Bonaparte, qui rappresentata attraverso le lettere al napoletano Antonio Ranieri, senatore, meglio conosciuto per il suo sodalizio con Leopardi, costretta da un matrimonio di convenienza tra la «rumorosa» Ro-ma postunitaria e i più ameni soggiorni di Mandela e Roccagiovine nella valle dell’Aniene; infine, i «duo cognati» di dantesca memoria, Margherita Del Bufalo della Valle e Giuseppe Rivera, ritratti su uno sfondo aquilano «ovattato e sonnacchioso» di fine Ottocento e inizi Novecento, attori inconsapevoli, nella loro austerità aristocratica démodé, di un mondo che stava inesorabilmente cambiando».
Raffaele Colapietra (L’Aquila, 1931) è stato docente di Storia moderna nell’Università di Salerno. Oltre a diverse monografie sulla città dell’Aquila e sull’Abruzzo, ha scritto numerosi saggi di sto-ria sociale e politica del Mezzogiorno in età moderna e contemporanea, tra cui particolare rilevan-za assumono la corposa biografia politica di Benedetto Croce e gli studi dedicati alle strutture so-ciali e urbane dell’Aquila ai tempi dell’Antinori (1704-1778).
Terza pagina
Panorama di Avezzano in una cartolina degli anni ’40
Maria Tortora
Il palazzo degli Onofri a Tagliacozzo
Ermanno Salvatore