Meteo Marsica
Nel corso di questa settimana, una zona di alta pressione di matrice azzorriana estesa fino alla Penisola Scandinava, darà vita a un aumento della ventilazione meridionale, la quale diverrà particolarmente tesa e girerà successivamente dai quadranti settentrionali, a causa dell’ingresso di una circolazione d’aria fredda retrograda di origine artica, sospinta dall’elevazione anticiclonica suddetta, la quale, venendo a contatto con il Mare Nostrum, darà origine a una nuova circolazione depressionaria sui nostri bacini occidentali, facendo sì che, sulla Marsica, dopo una breve tregua rappresentata da una nuvolosità variabile e dalle schiarite nella giornata di lunedì, martedì e soprattutto mercoledì, possa esserci un netto peggioramento del tempo rappresentato da annuvolamenti, composti da nubi cumulonembi immerse nei nembostrati, dalle quali scaturiranno rovesci di pioggia, nevosi inizialmente a quote superiori ai 1000 m, successivamente al di sotto; localmente, infatti, la neve imbiancherà anche i comuni marsicani posti intorno agli 800-700 m. Le piogge, a tratti assumeranno carattere temporalesco, successivamente saranno associate a rovesci di acquaneve, merito la mole dei moti convettivi delle nubi temporalesche che trasportano l’aria fredda verso il basso, dando luogo a brevi nevicate fino a quote relativamente basse per il periodo. Le temperature torneranno a scendere di nuovo, successivamente si alzeranno lievemente, per via delle correnti di Libeccio, che potrebbero accompagnare piogge anche di forte intensità nelle giornate di venerdì e sabato, dopo una breve tregua nella giornata di giovedì.
Evoluzione meteo
L’origine di un Anticiclone Scandinavo dovuta all’estensione dell’Anticiclone delle Azzorre fin verso la Penisola Scandinava, in modo tale che la strada delle perturbazioni atlantiche sia completamente chiusa, farà sì che, durante questa settimana (14-20 Marzo), una circolazione d’aria molto fredda e instabile di origine artica, domini l’Europa centro-orientale e i Balcani, sfiorando anche le nostre regioni settentrionali, centrali adriatiche e meridionali. Tuttavia, l’ingresso di masse d’aria decisamente instabile e fredda, al di sopra della mite superficie marina dei nostri bacini del Mediterraneo e su quest’ultimo, garantirà la nascita di un’altra area depressionaria entro la giornata di mercoledì. Intanto, all’inizio della settimana, le condizioni meteorologiche sulla Marsica scorreranno all’insegna di un tempo spiccatamente variabile, ove non saranno esenti ampie schiarite, ma anche temporanee coperture nuvolose con associati rovesci di pioggia, nevosi oltre i 1200 m. Questa situazione meteorologica interesserà soprattutto le regioni centrali e meridionali, ponendo il suo obiettivo soprattutto sui settori occidentali e sulla Marsica, ove le fresche correnti meridionali, saranno successivamente costrette a ruotare in venti nord-orientali, decisamente più freddi, pronti a trasportare la parte più attenuata di un corridoio d’aria fredda artica. L’aria gelida che nel frattempo avrà fatto irruzione sull’Europa orientale, si accumulerà in prossimità delle Alpi Giulie e le valicherà, scatenandosi attraverso forti venti di Bora sulle regioni di nord-est e su gran parte dell’alto Adriatico, mentre le correnti nord-orientali che soffieranno sul medio e basso Adriatico e soprattutto sullo Ionio, saranno naturalmente venti di Grecale. Le piogge saranno sotto forma di rovescio e temporale sui versanti adriatici e tirrenici, si trasformeranno in neve fino a bassa quota nelle nostre aree appenniniche, non solo sulle Alpi, ma, ripeto, anche sull’Appennino settentrionale, centrale e centro-meridionale. Nella giornata di mercoledì, saranno imbiancate soprattutto le nostre montagne appenniniche e subappenniniche e i comuni marsicani posti a quote basse, comprese tra gli 800 e i 700 m. Il volto più instabile della Primavera, non si placherà nemmeno nel fine settimana della settimana che viene, il successivo isolamento dell’Anticiclone Scandinavo, farà sì che sul Mediterraneo vengano alimentate circolazioni depressionarie, che saranno in grado di richiamare masse d’aria mite e umida, le quali, entrando in contrapposizione o convergendo con le masse d’aria fredda provenienti dal Nord Europa, innescheranno fasi di maltempo particolarmente intense, tipicamente primaverili. Tutto a causa dei lunghi periodi molto miti o fuori stagione che hanno dominato la penisola durante quasi tutta la stagione invernale, rendendo la superficie marina più calda della norma, cosicché, le correnti meridionali, di Libeccio e di Scirocco, assorbiranno un quantitativo maggiormente enorme di umidità rispetto al passato, nutrendo la grande quantità di nubi, specie cumuliformi, i cui moti convettivi accelerano la loro portata.