Bombe incendiarie sulla casa della figlia

Protagonista del folle gesto un anziano di 92 anni da tempo in lite con il genero

Venere – In piena notte raggiunge in auto la casa della figlia e le getta contro il portone di casa tre ordigni incendiari. Avrebbe potuto davvero provocare una tragedia, un vecchietto di ben 92 anni, da tanto tempo in lite nei confronti non tanto della figlia, che ha più o meno 60 anni, ma quanto del genero.

Sembrerebbe che l’uomo già da tempo nutra rancore nei loro confronti, per questioni legate a proprietà e eredità. Vicissitudini familiari che più di una volta sono già finite davanti a un giudice del tribunale di Avezzano. Questa volta, però, l’arzillo vecchietto l’ha fatta davvero grossa. Individuato dai carabinieri come il responsabile di un incendio ai danni della famiglia della figlia, è stato denunciato e dovrà rispondere del reato di danneggiamento seguito da incendio aggravato.

E’ accaduto a Venere di Pescina e a incastrare il 92enne sono state le riprese di una telecamera di videosorveglianza, installata dall’amministrazione comunale nella frazione, a tutela della sicurezza dei cittadini. L’apparecchio ha registrato praticamente tutti i movimenti dell’anziano, che vive a San Benedetto dei Marsi.  L’uomo si vede arrivare con la sua auto, intorno all’una e mezza di notte, davanti alla casa della figlia e qui gettare contro il portone tre piccoli ordigni costruiti artigianalmente. Si tratta di bottigliette di plastica con all’interno della benzina, collegate a delle pompette.

Fatto sta che quando sono finite contro il portone hanno scatenato un incendio che avrebbe potuto avere conseguenze anche molto più gravi. Ad accorgersi dell’accaduto sono stati i proprietari di casa, svegliati dal forte odore di bruciato e dalla luce delle fiamme. Sul posto sono intervenuti poi i vigili del fuoco che hanno impedito che le fiamme si propagassero ulteriormente, insieme agli uomini del nucleo operativo della compagnia di Avezzano. Sul caso si sono messi al lavoro i carabinieri della locale stazione, al comando del luogotenente Rocco Alì. Il maresciallo Luciano Di Giosia ha ascoltato la testimonianza di diverse persone e le indagini si sono subito concentrate sull’anziano che vive con una donna di origine straniera. Fino all’acquisizione delle immagini della videosorveglianza, con cui si è potuti dare velocemente un volto al responsabile dell’incendio.

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