La Marsica di Tommaso Brogi (1900)
Tradotta e resa leggibile da Franco Francesco Zazzara
Capitolo primo Dalle Origini fino all’anno mille
Capitolo secondo
Dalla venuta di Marsia figlio di Circe fino all’anno 400 a. c. , quando da Plinio nella sua Storia ce li descrive , non si ha notizia dei Marsi .
Cosa è accaduto in piu’ di mille anni dalla loro comparsa in questa regione?.
C’era un grande Lago che si cullava in un’ampia regione , il Fucino , con monti boscosi ed inaccessibili e pianure piene di verde e con paludi .
Sulle colline e per i declivii dei monti vivevano quegli abitanti in mezzo ad una natura forte , aspra, una vita travagliata , ruvida e fiera.
Questa valle fu la culla dei Marsi , insieme con le vicine pianure di Scurcola dei Palentini e di Tagliacozzo .
Anche Antina , oggi Civita d’Antino , forte città con le mura ciclopiche , situata su di un monte nella valle del Liri , distante dodici miglia dalla valle del Fucino , fu marsa.
I castelli marsicani ricordati da Tito Livio sono Plistia o Plestinia ( Pescina ) , Milonia (Rivoli- Collecavalli ) , Fresilia (Pescasseroli ) ed altri ancora , da dove i marsi partivano per conquistare i vicini territori degli Equi , della Valle del Liri , del Sannio …
Interessante è la descrizione che Virgilio , nell’Eneide , fa della lega italica contro Enea .
Dal declivio occidentale degli Appennini, dall’Etruria fino alla Campania , da Norcia fino ad Avellino , quei popoli si unirono alla lega . Sono elencati uno ad uno .
I Marsi , con il loro principe Archippe ,furono condotti in guerra dal loro generale Umbrone .
Nella memoria del celebre luco o bosco dedicato alla dea Angizia , Virgilio ,in occasione della morte di Umbrone , scrisse : “ te nemus Angitiae , vitrea te Fucinus unda , te liquidi flevere lacus ..”.
Nel Bosco del monte Penna si vedono non pochi avanzi di costruzione poligonale , che il Momsen riconobbe appartenere al tempio della dea Angizia .
L’antichità eroica delle città marse , avvalorano la tesi di una loro grandezza :
Archippe , nella guerra dei popoli italici contro Roma , Virgilio scrive che era stato il re con questo nome a fondarla ( intorno al 1500 a. C.) ; alcuni storici dicono che sarebbe sprofondata nelle acque del Lago Fucino .
Cerfennia : durante l’impero romano era sulla strada Valeria . Venne distrutta nel primo medioevo e da essa derivarono i due villaggi di Cerchio e Colle-Armele , come scrive il Febonio che però , come dicevano gli abitanti di Cerchio ,fa risalire il paese di Cerchio alla stessa stirpe di Circe.
Angizia : era il nome della sorella di Circe . Si trovava sulla riva sud del Lago Fucino , ai piedi del monte Penna .
Albe , presso i latini era chiamata Alba Fucense , per la vicinanza del lago .
Il Promis dice che fu fondata daI popolo dei Pelasgi . Ancora oggi è possibile vedere resti di mura , che racchiudono tre colli , uno dei quali finisce con un dirupo inaccessibile : doveva essere l’orribile carcere che i romani fecero costruire per i condannati a morte .
Quando entrammo nel periodo storico , c’erano due popoli che cercavano di espandere il proprio territorio , stringendo in una morsa quello dei Marsi : i Sanniti ad oriente del Volturno e lungo il corso dell’Ofanto e gli Equi che, partendo dal fiume Aniene erano giunti ad impadronirsi anche di Albe .
Ma un popolo altrettanto fiero e valoroso , quello romano ,fermò le loro avanzate ed i Marsi stettero tranquilli .
Ma non durò tanto tempo ; nella II° guerra sannitica essi furono soggiogati dai romani , gli Equi completamente distrutti ed Albe passò sotto il dominio di Roma .
Livio dice che furono inviati seimila coloni nella Equa Albe .
I Marsi ebbero una forma di governo democratica come le altre contemporanee popolazioni ,con la partecipazione di tutti su tutto , gli interessi erano uguali per tutti e il pensiero di ciascuno era il bene e la salvezza comune e , quando era necessario , gli uomini diventavano tutti soldati .
… Prossimamente verrà pubblicato il capitolo successivo