Capistrello – La notte del 25 aprile, verso le 23.00, un orso è stato avvistato lungo la strada alle porte di Capistrello. Un automobilista si è trovato l’orso in mezzo alla strada e, pensando di spingerlo lontano dalla carreggiata e dal centro abitato, lo ha inseguito fino quasi alle porte del Paese realizzando un filmato che è stato, poi, postato in rete. Non appena ha trovato una via di fuga laterale, l’orso è sceso nei campi vicini, nei pressi del fiume Liri, nascondendosi tra i cespugli e facendo perdere le proprie tracce. Non è la prima segnalazione di orso da quelle parti: al 2010 risalgono le prime segnalazioni accertate.
Appena informati dell’accaduto, sul posto si sono recati sia gli agenti del CFS che i guardiaparco. I tecnici della rete di monitoraggio per l’orso marsicano, che ha l’obiettivo di raccogliere e verificare le segnalazioni di presenza dell’orso in tutto il suo areale, si sono attivati e hanno effettuato un sopralluogo congiunto tra il personale del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, del Parco Nazionale della Majella e della Regione Lazio.
E’ stata perlustrata una vasta area, ma non è stato rilevato nessuno dei segni di presenza (impronte, escrementi ecc.) che l’orso può lasciare al suo passaggio.
Questo evento ci offre comunque lo spunto per ricordare alcune semplici ma fondamentali raccomandazioni da tener presenti ogni qualvolta ci si trova in presenza di animali selvatici.
In primo luogo è estremamente imprudente inseguire gli animali lungo la strada, perché può rappresentare un pericolo sia per l’animale stesso che per gli automobilisti. L’animale si spaventa e può percorrere anche centinaia di metri lungo la strada con il rischio di essere investito.
L’incontro con un orso è sempre un evento spettacolare e per molti emotivamente coinvolgente, ma questo non deve mai far perdere di vista la realtà: l’orso marsicano è un animale selvatico, schivo e di indole tranquilla, ma non conosciamo fino in fondo le sue reazioni di fronte alla mancanza di vie di fuga o se disturbato. L’invito a tutti in queste situazioni è quello di fermarsi, accendere le quattro frecce e aspettare, senza scendere dall’auto in modo che l’orso possa con più tranquillità trovare la via di fuga. E’ importantissimo, inoltre, fornire tutte le informazioni sull’avvistamento alle aree protette o al CFS. Se comunicate in tempi brevissimi, le informazioni consentono ai tecnici di reperire materiale genetico utile per le analisi e per comprendere meglio quanti e quali orsi frequentano le aree, soprattutto quelle marginali, e di mettere in atto tutte le misure necessarie per la loro tutela.
La presenza di questo individuo a Capistrello, quasi sicuramente un giovane, rappresenta un elemento fondamentale per la conservazione di questa specie in pericolo di estinzione. Favorire l’espansione dell’areale dell”orso è sicuramente un primo passo importante per garantirgli la sopravvivenza. Per questo rivestono un ruolo determinante le aree di connessione tra le aree naturali protette, che vanno rese sempre più sicure.
Questa è la sfida delle istituzioni. Ai cittadini dei territori dove l’orso comincia a far vedere la sua presenza, l’invito a documentarsi per imparare a conoscerlo, senza diventare preda di immotivate paure. Si può attuare una concreta convivenza seguendo alcune semplici regole: evitare il disturbo (non dobbiamo fotografarli, filmarli o avvicinarli a tutti i costi), rendere le potenziali fonti di alimentazione il più possibile inaccessibili.
I cittadini di Capistrello possono sentirsi orgogliosi di questo ospite inatteso, segno che il loro territorio rappresenta un’area importante per il futuro dell’orso!