Avezzano. Imprenditori, rappresentanti delle associazioni di categoria ed esponenti politici hanno preso parte all’incontro sul riconoscimento della Marsica quale area di crisi.
“Sin dal momento del mio insediamento mi sono attivato per far si che la Marsica potesse beneficiare dei finanziamenti derivanti dal suo riconoscimento quale area di crisi industriale”, ha commentato Lorenzo Berardinetti, presidente della commissione regionale Attività produttive e promotore dell’iniziativa, “a tal proposito ho presentato un emendamento al documento di economia e finanza regionale 2016-2018 approvato dal consiglio con il quale la Marsica, di fatto, viene inserita tra le aree di crisi regionale, ottenendo agevolazioni governative previste dalla legge 181/89, con le quali le imprese potranno investire nuove risorse rilanciando la produzione e favorendo la creazione di nuovi posti di lavoro. Tale riconoscimento avverrà con apposito atto amministrativo della Giunta Regionale”.
Al dibattito ha preso parte anche il vice presidente della Regione, Giovanni Lolli per il quale: “il tessuto imprenditoriale marsicano, si contraddistingue per una forte vocazione industriale. Ci sono aziende multinazionali che competono in mercati nazionali ed internazionali, un sistema agro-alimentare tra i più importanti d’Europa che fanno della Marsica una delle aree più vitali dell’Italia”. Il vicepresidente Lolli e il consigliere Berardinetti hanno individuato tre opportunità per il riscatto del territorio: “la prima è il riconoscimento della Marsica quale area di crisi, ai sensi della legge 181/89, che avverrà con delibera di Giunta. Ciò consentirà, una linea di finanziamento, destinata a progetti innovativi. La seconda, è relativa al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr), che prevede lo stanziamento di 23 milioni di euro per le aree di crisi e l’ultima linea, da prendere in seria considerazione è incentrata sulla stipula di un accordo di programma Stato – Regione, con il coinvolgimento del ministero del Lavoro e delle Attività produttive”. Si è discusso intorno all’opportunità di creare, da subito, la messa in rete delle imprese del territorio, al fine di elaborare progetti concreti che rendano il sistema produttivo marsicano ancor più forte e competitivo sui mercati.