Concerto-omaggio a Lucio Dalla, l’intervista a Iskra Menarini

Avezzano – Una serata per ricordare il grande cantautore bolognese ma anche per sensibilizzare alla ricerca contro i tumori. E’ in programma domenica 8 maggio, alle ore 21 presso il Teatro dei Marsi, il concerto dal titolo “Piazza Grande, omaggio a Lucio Dalla”. L’evento, fortemente voluto dall’ Amministrazione Comunale di Avezzano in collaborazione con La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori della provincia dell’Aquila, è stato organizzato dal Team Manager Tony Orlandi. Sul palco Fabrizio Bartolucci alle narrazioni, Carlo Simonari alle tastiere e ai cori, Tommy Baldini alle chitarre, Roberto Panaroni al basso e Tommy Graziani alla batteria. Con loro Stefano Fucili e Iskra Menarini, per più di venti anni preziosa vocalist di Lucio Dalla.

Abbiamo contattato la Menarini per un’intervista. Straordinario il ricordo che ci lascia del grande cantautore bolognese. La gratitudine e l’affetto, che per oltre un ventennio l’hanno legata a lui, non sembrano scalfiti dal trascorrere del tempo. Un legame che neanche la morte è riuscita a spezzare o ad allentare perchè, come ci tiene a sottolineare lei stessa, “le persone straordinarie restano”. Persona semplice e sensibile, ascoltarla è un vero piacere.

Iskra iniziamo dalle origini, quali sono stati i suoi primi passi nel mondo della musica?

Sono nata in mezzo alla musica. Le prime recite a scuola, poi la danza classica e le lezioni di chitarra. A 18 anni l’incontro con Andrea Mingardi. Poi ho iniziato a cantare in un gruppo hard-rock, i Tombstones, con cui sono stata 10 anni. Riconosco di essere stata molto fortunata, mi sono sempre trovata vicino a qualcuno di importante.

L’incontro con Lucio Dalla. Come e quando vi siete conosciuti?

Lucio l’ho incontrato la prima volta durante una serata di beneficenza in una chiesa di Bologna, avevo quasi quaranta anni, non seguivo la sua musica e venivo letteralmente da un altro pianeta. Abbiamo cantato un brano insieme. Lui aveva bisogno di una corista e mi scelse. Da lì l’inizio del tour insieme a lui e Morandi.

Ci vuole raccontare qualche aneddoto legato alla vostra collaborazione?

Ce ne sono molti, ma quello che ricordo con più nostalgia è forse questo: spesso mi chiamava nel cuore della notte, mi chiedeva cosa stessi facendo.“Cosa si può fare alle 2 del mattino? Sto dormendo” rispondevo. “Dai piccolina, su” mi diceva. Mi corteggiava, sembrava un pavone, e mi costringeva a raggiungerlo per le prove a quell’ora.

Cosa le è rimasto di Lucio Dalla?

L’incontro con Lucio mi ha cambiato la vita. Era una persona bellissima, meravigliosa. Nella vita ne ho conosciute di persone belle, ma mai come lui. Ho vissuto con lui tutto ciò che si può vivere. Lucio viveva delle tue lacrime e dei tuoi sorrisi. Noi due ci siamo sicuramente trovati. Lui mi guardava ed io capivo cosa voleva. Spesso ci sono stati episodi duri in cui lui mi ignorava, oppure io me ne andavo. Volavano addirittura le scarpe se sbagliavo. Ma aveva un grande dono: sapeva chiedere scusa. Questa era la sua più grande forza. Ricordo l’ultima tournée, per problemi personali non lo seguii. Mi chiamava, era stanco, ed io lo esortavo a riposarsi. Quando se ne è andato mi sono sentita sola, ma lui aveva fatto tanto per me ed io non potevo fermarmi, avevo un compito da portare avanti. Gli ho voluto bene e “bene” non è solo una parola.

A quali progetti sta lavorando adesso?

Sto rilanciando il mio album “Ossigeno – un viaggio nell’anima”. Si chiama così perchè ho pensato alla vita che nasce. La vita respira. Al disco hanno collaborato Renato Zero, Gianni Morandi, Gigi D’Alessio, Andrea Mingardi, Sabrina Ferilli, Lino Banfi, Stefano di Battista, Il piccolo Coro dell’Antoniano, Gergo Morales e Marialuce Monari. Sarò inoltre alla partita del cuore dove canterò “Caruso”.

Per finire, c’è qualcosa che non le ho chiesto e che vuole dire?

Volevo ringraziare il bravissimo Stefano Fucili ed il nostro Team Manager per l’Abruzzo Tony Orlandi.

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