La proloco di Opi ha festeggiato il 40esimo dalla sua istituzione

Quarant’anni son passati e qualche mese in più’ e la pro loco di Opi ha festeggiato il 40esimo dalla sua istituzione (27 febbraio 1976) e per raccontare la storia dei primi 4o anni, dobbiamo iniziare, come iniziano tutte le favole: c’era una volta.

C’erano una volta e ci sono ancora oggi, donne e uomini, che amano il loro paese, la loro gente e le loro tradizioni. C’erano una volta e ci sono ancora oggi, donne e uomini, a cui non importavano gli schieramenti politici, le classi sociali, le gerarchie e tutte quelle cose inventate solo per dividere.

Donne e uomini che sentivano e sentono il bisogno di fare qualcosa per gli altri e potremmo continuare all’infinito. Ora quelle donne quegli uomini, sanno che, insieme alle amministrazioni e tutte le associazioni presenti sul territorio, possono realizzare progetti per i propri territori, a favore del proprio paese e dei propri cittadini.

Questo e’ successo ad opi, che il giorno 4 giugno ha festeggiato con un convegno a livello nazionale il 40esimo dalla sua istituzione.

Presenti per l’occasione il delegato dell’unpli nazionale (unione nazionale delle pro loco) Dott. Tantari Rossano, il presidente dell’unpli regionale dott. Nazzareno di Giovanni, il delegato dell’unpli provinciale dott.ssa Difrancescantonio Paola, il presidente dell’ente parco nazionale d’abruzzo, lazio e molise dott. Antonio Carrara, il presidente della comunità del parco dott. Antonio di Santo, il prof. Francesco Gizzi, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo” benedetto croce” di Pescasseroli, il sindaco di opi rag. Berardino Paglia e il presidente della pro loco geom. Carlo di Rrocco e molti rappresentanti di pro loco d’abruzzo.

Per quel che riguarda la pro loco del mio paese che e’ opi, che vide la nascita, come detto, il 17 febbraio 1976, ed iscritta all’albo regionale delle pro loco il 9 febbraio 1977, cosa dire. Alcuni significati esempi bastano per capire cosa ha costruito in questi primi 40 anni di vita.  Il primo presidente Pasqualino di Rocco, che ricordiamo, oggi, con molto affetto e stima, butto’ le basi per una pro loco vera.

Vogliamo ricordare un aneddoto.  andando a pescara presso la giunta regionale, per chiedere informazioni e chiarimenti, la signora jorden che curava i bilanci delle pro loco d’abruzzo disse: “ signor di marino lei e’ troppo certosino “ e si riferiva ai bilanci della pro loco , poi  prese il  bilancio ( preventivo e consuntivo) e l’invio’ a tutte le pro loco d’abruzzo. Apertura ufficio turistico, questo avvenne, dopo che l’ente parco aveva chiuso l’ufficio di opi, per discordie con l’allora dirigenza dell’ente.

Opi stazione turistica e si’, la pro loco ha lavorato tanto, per far divenire questo piccolo ma ridente borgo, una stazione turistica, fin dalla sua nascita. Scampi internazionali giovanili si, la pro loco ha curato, per i giovani, gli scambi internazionali, mete raggiunte: (germania e finlandia più di una volta). Gemellaggi, anche questo ha curato la pro loco, facendo gemellaggi con le pro loco d’italia, ricadenti nei parchi nazionali. (sabaudia-valsavarenche-torricella sicura e sassano e da ultimo ripe).

Gestione del campeggio della val fondillo, per tanti anni, ripartendo gli incassi ai proprietari die terreni. Sistemazione e gestione dei primi ostelli per la gioventù in opi, poi passati a privati. Legge n. 30/ 2004, in sostituzione della legge 47/1975, anche in questo si è adoperata. (pro loco e unpli) in quanto aveva la presidenza unpli abruzzo.

Collaborazione con lo sci club per attivita’ sportive di un certo rilievo. (campionati italiani di sci di fondo ad opi e a folgaria). Gestione del campo sportivo e da tennis, per molti anni dando il 30% degli incassi al comune e assumendosi le spese di gestione.Collaborazione con il comune per la gestione della mensa scolastica e organizzazione gite per anziani.

Organizzazione di manifestazione estive a favore dei turisti citiamone alcune: sagra degli gnocci, festa degli antici mestieri, sapori d’autunno, trasuta e sposa, opincanto, molte altre cosa potrebbero dirsi e non ultimo la divulgazione del giornalino “il borghetto” che raggiunge tutti gli opiani sparsi per l’italia e nel mondo e ci fermiamo qui.

Per concludere, tutte queste cose e’ state possibile realizzarle grazie ai tanti, tantissimi opiani, giovani e meno giovani, che hanno creduto nel volontariato e nella pro loco.

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