Pescina – Si è tenuta, nei giorni 22 e 23 agosto, la cerimonia di commemorazione del 38° anniversario della morte di Ignazio Silone. Una due giorni carica di emozioni con lo svelamento, nella tarda mattinata del 22, della targa commemorativa della casa di Fontamara. Qui, in via Poppedio Silone 43, lo scrittore trascorse la propria infanzia supportato dall’affetto della nonna, Maria Vincenza Del Grosso, e della madre, Mariannina Delli Quadri.
Nell’aula consiliare, il sindaco della città, Stefano Iulianella, il Presidente del Centro Studi I. Silone, la dott.ssa Ester Lidia Cicchetti, e Romolo Tranquilli, nipote dello scrittore, hanno sottolineato l’importanza dell’affissione della targa, con la quale si restituisce alla comunità pescinese la memoria di un luogo che è stato cruciale per la formazione di Silone. “A Fontamara – hanno sottolineato il Presidente Cicchetti e Romolo Tranquilli – Silone è venuto a contatto con i contadini poveri ed i cafoni, ispiratori e protagonisti dei suoi romanzi”.
Nel pomeriggio, invece, presso la sala conferenze del Teatro S. Francesco sono intervenuti: il sindaco di Pescina; il Presidente del Centro Studi che ha sottolineato “quanto ancora abbia senso commemorare Silone, soprattutto per l’attualità dei suoi scritti, capaci di risvegliare le coscienze, di creare spirito critico nei giovani, negli uomini e nelle donne che ‘con spirito inquieto’ sono ancora disposti a riflettere”; la Prof.ssa Biondi, membro esperto del consiglio direttivo, che ha evidenziato l’universalità dell’opera e del pensiero dello scrittore pescinese; Romolo Tranquilli, che porta ancora il trauma del dolore di Silone per la morte in carcere del fratello Romolo.
Evento centrale della giornata del 22 agosto è stata la cerimonia di consegna, da parte degli alunni della classe 5^C 1970/71 del Liceo Scientifico “Paolo Lioy” di Vicenza, della Medaglia della Presidenza della Repubblica, concessa in occasione della tavola rotonda per l’inaugurazione della mostra “L’ Arte è un fiore selvaggio, ama la libertà”, tenutasi a Vicenza nell’ottobre del 2014.
Il Presidente del Centro Studi ha espresso la sua immensa gratitudine, a nome del Centro e della cittadinanza, nei confronti degli amici di Vicenza, ancora commossi al pensiero che Silone abbia conservato la tesina che avevano preparato per la maturità e il cui originale può essere consultato presso il museo siloniano. Gli ex-alunni hanno poi ricordato il casuale incontro con Romolo e la nascita di questo splendido rapporto di amicizia che li ha ricondotti a Silone.
Gli stessi vicentini hanno eseguito, poi, presso la tomba dello scrittore, insieme ad Annalisa Costantini, membro del Centro Studi I. Silone, la lettura di alcuni passi delle sue opere. La lettura si è conclusa con la consegna da parte di Romolo Tranquilli di una lettera, sequestrata poi dalla polizia, che la nonna di Silone gli aveva scritto nell’aprile del ’28, subito dopo l’arresto del fratello Romolo.