Canistro. E’ durato quasi tre ore l’incontro pubblico che si è tenuto ieri sera al Comune di Canistro, per discutere delle problematiche relative alla Santa Croce, lo stabilimento dell’acqua minerale, dell’imprenditore Camillo Colella.
Una settantina di persone ha affollato la sala consiliare del Comune, dove il sindaco Angelo Di Paolo ha accolto il vice presidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli.
Presente anche l’intera amministrazione comunale di Canistro e i rappresentanti dei sindacati. Insieme ai lavoratori dello stabilimento c’erano le famiglie. Tutte persone della Valle Roveto che rischiano ora di rimanere senza un lavoro. Lolli ha tranquillizzato la sala dicendo che la Regione ha già preparato un nuovo bando per affidare la concessione delle acque, che a quanto pare dovrebbe essere pubblicato a breve.
All’interno del bando sarà contenuta una disposizione per cui i circa 80 lavoratori dello stabilimento dovranno essere assorbiti da chiunque entri in possesso della Santa Croce.
Qualora Colella si rifiuti di vendere lo stabilimento a un’eventuale nuova società che potrebbe acquistare si apre la possibilità della costruzione di un nuovo stabilimento.
Il sindaco Di Paolo, che ha aperto a questa possibilità, ha dichiarato che ha già individuato alcune aree del paese dove potrebbe sorgere il nuovo stabilimento della Santa Croce.
Intanto sulla vicenda della Santa Croce continuano a indagare i carabinieri. Dopo il sopralluogo coordinato dalla prefettura dell’Aquila, dei militari del Noe e del Nas, i militari della compagnia di Tagliacozzo hanno acquisito dei documenti alla Regione Abruzzo e hanno ascoltato la dirigente Iris Flacco. C’è da accertare se Colella ha o meno continuato a captare e imbottigliare acqua, nonostante la scadenza della concessione.