“Fisicamente sto bene. Pronto a gettarmi nella mischia”
Avezzano – “Superare la doppia cifra di gol in campionato? Un obiettivo che devo centrare a tutti i costi, altrimenti significherebbe aver fallito”. Raffaele Ortolini, 80 reti in carriera, neoacquisto dell’Avezzano, non ama circonlocuzioni: “Fare gol è il mio mestiere, l’importante è che il pallone arrivi in area”.
Nella scorsa stagione ha giocato con Pistoiese e poi Seregno; 2 anni fa con la Gelbison ha vinto il campionato di serie D. “Un gran bel ricordo”, commenta, “feci anche diversi assist”. Ortolini è il gigante (1,92) che l’Avezzano cercava per la batteria d’attacco, la punta turrita presa per catturare le palle alate nel cuore dell’area avversaria.
“Sì”, dice, “prediligo il gioco aereo ma mi piace anche giocare di sponda e dialogare con i compagni. L’importante è che la palla arrivi in area, poi si tenta in tutti i modi di buttarla dentro”. Il prestante attaccante è arrivato ad Avezzano da pochi giorni e dice di essere fisicamente a posto.
“Negli ultimi mesi mi sono allenato, senza mai fermarmi. Come condizione sto bene, se il mister mi chiama sono pronto a gettarmi nella mischia”. L’avversario di turno si chiama Sambenedettese, che la ‘cartomanzia’ degli addetti ai lavori accredita come una delle favorite del torneo; Ortolini però non si lascia condizionare dal blasone dell’antagonista.
“E’ una squadra forte”, risponde l’attaccante biancoverde, “ma possiamo batterla. Poi è chiaro che in una partita contano molte cose, tra cui episodi e fortuna. Della Samb conosco tra gli altri Sirri, molto esperto. Comunque, nel girone non vedo differenze abissali e in ogni gara tutti possono vincere, le partite vanno giocate al di là dei pronostici. In ogni caso, è presto per capire i veri valori del campionato, siamo solo alla seconda giornata”.
Che idea si è fatto dell’Avezzano, la sua nuova casa?
“Del gruppo conosco personalmente Cattaneo, con cui ho giocato lo scorso anno. Durante gli allenamenti ho visto giocatori forti, ci sono tutti i presupposti per fare un torneo all’altezza. L’importante è che tutti remino nella stessa direzione”.