L’Aquila – Il Museo Nazionale d’Abruzzo presenta nella mostra “Nuove Acquisizioni” cinque opere acquistate fra il 2022 e 2023. Le opere sono state scelte per il loro specifico valore all’interno delle Collezioni del Museo e per l’importanza che ricoprono per l’arte abruzzese.
Il percorso espositivo si avvia con una rilevante testimonianza della produzione lapidea medievale abruzzese raffigurante la Madonna in trono con il bambino (detta Madonna delle Carceri), databile al XIII secolo. La ricca veste drappeggiata e l’acconciatura coronata della Vergine rimandano alla cultura e allo stile bizantino diffuso in epoca medievale anche nelle aree interne del centro Italia.
La pala di Nicola Filotesio, detto Cola dell’Amatrice (Amatrice c. 1470 – ante 1553), La famiglia di Gesù che incontra la famiglia del Battista (La sacra parentela), è uno dei raggiungimenti più alti del pittore e per questo una delle su opere fondamentali, vero e proprio capolavoro della pittura di questo territorio. Particolare l’iconografia del dipinto che presenta l’incontro della Sacra Famiglia con san Giovannino e la sua famiglia.
Tra la produzione artistica particolarmente significativa del territorio anche un disegno risalente al terzo decennio del XVII secolo opera del pittore aquilano Giulio Cesare Bedeschini (L’Aquila, 1582 – 1627), la Madonna del Carmine con i santi Carlo Borromeo, Francesco d’Assisi, Marco Evangelista, Antonio da Padova e Caterina d’Alessandria. L’opera, eseguita su carta con inchiostro bruno acquerellato e tracce di matita nera e rossa, è stata realizzata attraverso il montaggio di ritagli di fogli, tra loro sovrapposti ed incollati, sui quali l’artista era solito intervenire per correggere errori e ripensamenti, o modificarne l’aspetto compositivo.
Continua l’attività del Museo nell’acquisto di opere dell’Ottocento. Dopo l’acquisizione della La Redenzione nel 2021, opera già esposta nel museo, un altro dipinto di Teofilo Patini (Castel di Sangro 1840 – Napoli 1906) entra nelle collezioni, Il Ciabattino, che si colloca in un momento di svolta nella produzione dell’artista quando la sua ricerca vira verso scene di vita quotidiana delle classi più povere. Il museo offre ora la possibilità̀ di confrontare due momenti decisivi della produzione artistica di Patini, l’inizio della sua fama quale protagonista del verismo italiano e l’ultima stagione della sua vita, quando concentra il suo interesse su temi religiosi dai forti contenuti simbolico-massonici.
Il 14 ottobre l’esposizione si completerà con un capolavoro: la grande tavola del Maestro del Trittico di Beffi, la Dormitio Virginis, alta espressione dell’arte abruzzese di fine Trecento. Sottoposta da alcuni mesi a restauro conservativo, la tavola sarà visibile nella sala in un “cantiere aperto” dedicato alle ultime operazioni di restauro.
La mostra restituisce visibilità all’attività di ricerca storico artistica condotta dal museo nell’ultimo anno, affiancando studi analitici a mirate strategie di acquisizione secondo una politica di incremento delle collezioni ispirata ai principi costituzionali.
La mostra “Nuove acquisizioni”, visitabile dal 23 settembre al 1° novembre viene aperta in occasione delle GEP, la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa, ispirata quest’anno al “Patrimonio InVita”.
Per tale occasione il 23 settembre 2023 il MuNDA aderirà all’apertura serale dalle 20.00 alle 23.00 al costo simbolico di 2 €.