Canistro, carabinieri in Comune. Il bando della Regione nel mirino degli inquirenti

La procura di Avezzano ha dato delega ai carabinieri di Tagliacozzo di acquisire atti e documenti per ricostruire la storia delle concessioni delle acque. FOTOGALLERY

Canistro. Carabinieri al Comune di Canistro per l’acquisizione dei documenti inerenti la concessione delle acque.

Il comandante della compagnia di carabinieri di Tagliacozzo, Edoardo Commandè, insieme ai militari del nucleo operativo, sono in Comune per acquisire documenti e atti custoditi da anni. I militari sono stati accolti dal sindaco Angelo Di Paolo, al quale è stato mostrato l’ordine di esibizione della procura di Avezzano, a firma del pm Roberto Savelli.

“Si tratta dei documenti con cui può essere ricostruita la storia dello stabilimento di Canistro. E quindi del permesso di ricerca, dell’atto di concessione per lo sfruttamento delle acque, i documenti inerenti lo stabilimento vecchio e nuovo e tutta l’adduttura e la condotta. Si tratta di atti che vanno dagli anni ’65/’66”, commenta il primo cittadino Di Paolo, “le concessioni prima erano date dall aprovincia, poi dalla regione. Non sono emesse dal Comune che ha invece competenza solo sui manufatti e le strade comunali”.

La procura di Avezzano, dunque, vuole vederci chiaro sul bando che è stato elaborato dalla Regione e che è stato vinto da Colella. Si tratta della concessione che poi è stata revocata.

Ha collaborato Annalisa De Meis

 

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