Avezzano. Il caso è stato sollevato sul blog di una giornalista della nostra testata, Magda Tirabassi, che ha scritto de “Il filo Comune di Avezzano”, il giornale dell’amministrazione comunale del sindaco Gianni Di Pangrazio, che è costato ai cittadini avezzanesi 20mila euro.
L’articolo in pochi minuti è rimbalzato sulle bacheche dei social dove gli avezzanesi, a pochi giorni da Natale, esprimono la loro indignazione per una spesa che forse poteva essere impegnata in altre attività.
A gridare allo scandalo, in realtà lo aveva fatto già qualche mese fa, parlando della delibera di giunta che assegna al progetto del giornale del Comune i soldi, è il consigliere di opposizione, Mariano Santomaggio.
“Dovremmo chiarire come vengono impiegati questi 20mila euro”, commenta Santomaggio, “a noi sembra l’ennesima ‘marchetta elettorale’, in vista delle prossime elezioni di maggio”.
“Spesa: 20mila euro. Visto che le persone che ho appena citato lavoreranno gratis al giornale, nel senso non percepiranno di più di quanto già prendono dal Comune, le spese vanno divise in 10mila euro per stampa e divulgazione del giornale istituzionale; 10mila euro quale sostegno all’editoria locale in applicazione della legge n.150 del 7 giugno 2000”, ha scritto il blog accendilaluce.it, “Il tutto solo per l’anno 2016. Oggi è il 21 dicembre. Il Comune di Avezzano un paio di giorni fa ha divulgato un comunicato stampa in cui annunciava l’uscita del giornale. Quindi siamo al numero uno dell’anno 2016, il 21 dicembre, ripeto. Alle elezioni mancano poco più di 5 mesi. Quindi per questi 5 mesi chi paga? Non è chiaro”. E ancora: “Il Comune paga addetti stampa, portavoce e collaboratori dello staff già per redigere comunicati, intrattenere rapporti con la stampa e fare foto da allegare. La comunicazione passa anche per il sito internet istituzionale dove vengono pubblicate notizie, avvisi e annunci. A quanto pare non basta”.
“Si tratta di un solo numero per il 2016, che è già costato 20mila euro”, conclude Santomaggio, “cosa faranno l’anno prossimo? Questo è l’ennesimo tentativo di indirizzare i cittadini solo alle cose che il Comune vuole sponsorizzare”.
Leggi la delibera: GC_245_2016