Magliano de’ Marsi. Anche quest’anno si è rinnovata una tradizione che dura da trentacinque anni e che raccoglie intorno al fuoco delle fiaccole di Santo Stefano a Magliano, centinaia di persone.
Si sono dati appuntamento ieri mattina in piazza della Repubblica, circa duecento appassionati di montagna che hanno partecipato all’evento organizzato dal Gev, Gruppo escursionisti del Velino di Magliano de’ Marsi.
Tutto, ancora una volta, è stato curato nei minimi dettagli dal presidente Giuseppe Idrofano, dal suo vice Giovanni Di Girolamo e da tutto il direttivo (Walter Tiberi, Tonino di Massimo, Antonio Di Girolamo, Massimo Gentile e Gaetano Giusti).
Anche in questa edizione sono arrivate tante persone da tutta la Marsica.
Subito dopo le iscrizioni in piazza, gli escursionisti sono stati accolti dal parroco Patrizio Ciccone che ha consegnato nelle mani del Gev il Bambinello che come da una tradizione rinnovata da qualche anno è stato portato al rifugio Lamfor, ai piedi del Velino.
Originariamente, infatti, il Bambinello veniva portato molto più su, fino allo storico rifugio del Velino. Così facendo, però, la passeggiata era molto più impegnativa e meno accessibile a tutti. E così, da qualche anno, è stata scelta come meta il rifugio nato per il ripopolamento dei grifoni.
Una prima messa è stata officiata da don Patrizio al rifugio, all’altezza di 1.136 metri, poi è seguita la lotteria, il cui ricavato da tradizione viene devoluto per eventi di interesse o per beneficenza. Tante risate per la solita estrazione dei numeri che non ha fatto mancare momenti esilaranti. Quest’anno il ricavato sarà devoluto al Comitato per il raduno degli Stendardi della Santissima Trinità che si terrà nel mese di settembre del 2017.
Verso le cinque, la “flotta” ha acceso le fiaccole che hanno illuminato la montagna, creando un panorama suggestivo che ha offerto grande spettacolo.
Tutto il paese ha aspettato gli escursionisti davanti alla chiesa di Santa Lucia, dove è stato riconsegnato il Bambinello a don Patrizio. Spente le torce, il sacerdote ha accolto tutti in chiesa dove canti natalizi, curati dal coro della parrocchia, hanno aperto una nuova celebrazione.
Il presidente del Gev ha ringraziato dall’altare tutti i partecipanti alla giornata che hanno sfidato il freddo come altri anni hanno sfidato la neve, ritrovandosi per una giornata che onora la tradizione. E’ stato lui a consegnare il Bambinello ad Antonio Di Massimo, che lo custodirà fino al prossimo anno.
Alla fine vin brulè, da trent’anni realizzato da Armeno Di Gasbarro e ben 900 ciambelle fritte con lo zucchero sopra hanno rifocillato i presenti. I dolci sono stati offerti dal “Mio forno”.