Avezzano. Da qualche giorno ad Avezzano e in tutta la Marsica non si parla d’altro: il divieto di far esplodere i botti di Capodanno, sancito da alcune amministrazioni comunali con un’ordinanza ad hoc emessa a ridosso della fine dell’anno.
Un commerciante di Avezzano, Pierluigi Subrani, interviene sull’argomento e chiede ai giornalisti di chiarire ai consumatori che non tutti i botti sono vietati. Lo sono quelli pericolosi. “In questi giorni on line e sulla carta stampata”, commenta Subrani, titolare della Pirotecnica Momenti Incantati, “sono usciti titoloni che deviano la corretta informazione e che non porta i clienti nei negozi. La gente spesso legge solo i titoli e così facendo i giornalisti compromettono il lavoro di famiglie che vivono di questo lavoro. Così i negozi si svuotano”.
“I fuochi di capodanno marcati CE si possono sparare” va avanti Subrani, “nei giorni scorsi il ministero dell’Interno ha diramato una circolare, la numero 17898 del 9/12/2016 con la quale chiarisce l’illegittimità delle ordinanze, laddove limitano i fuochi artificiali marcati CE. Anche le associazioni e il sindacato del settore pirotecnico, nei giorni scorsi hanno portato alla vista dei sindaci i vari provvedimenti emanati da numerose prefetture dove è chiaramente scritto che non è compito del sindaco vietare i prodotti di Capodanno marcati CE. A conferma di quanto detto dal Ministero e dalle prefetture si è espresso anche il Tar del Lazio annullando l’ordinanza della sindaca di Roma Virginia Raggi”.
“Quello che chiedo”, conclude il commerciante, “è che i giornalisti non affossino chi fa questo lavoro e che ha buone opportunità in questi giorni di festa. Il nostro non è un settore facile e la crisi non ci aiuta”.
E d’altronde, che Capodanno è senza fuochi d’artificio…