Regione. Riceviamo e pubblichiamo dalla società Strada dei Parchi.
L’aumento maggiore è di 30 centesimi e riguarda le tratte più lunghe. In particolare la Roma-Chieti/Pescara, che passa da 19,10 a 19,40 euro. L’aumento del 1,62% delle tariffe che il Ministero dei Trasporti ha previsto per A24 e A25, al di là dei proclami e delle reazioni “scandalizzate” di presunti rappresentanti di consumatori o di cittadini, si traduce in un rialzo che non supera i 30 centesimi nel peggiore dei casi. Poi ci sono ben 54 tratte (ovvero percorsi da casello a casello) entro i quali l’aumento non ci sarà affatto, sarà appunto dello 0%. E tra queste tutte le tratte incluse nella cintura romana. Non ci saranno dunque aumenti per le migliaia di pendolari che entrano dalle stazioni di Settecamini, Ponte di Nona, Lunghezza, Tivoli, Castel Madama e Mandela, e sono diretti alla Capitale.
Aumenti contenuti anche nell’area intorno a L’Aquila. Il massimo dell’incremento, pari a 10 centesimi, è per il tratto L’Aquila Est – Avezzano, mentre non ci sarà nessun aumento nella tratta L’Aquila Ovest – Avezzano. Questo grazie a un meccanismo di norme che prevede una soglia minima sotto la quale si fa un arrotondamento per difetto dell’aliquota. Non ci saranno aumenti neanche per la tratta Celano –Tagliacozzo o Magliano- L’Aquila Ovest. Incremento allo 0% anche per le tratte Celano – L’Aquila Ovest, Celano – Tagliacozzo e Celano – Tornimparte. Non aumenta neppure la tratta Pescina – Cocullo, come quella Tra Pratola e Cocullo e soprattutto Pratola – Celano. Zero aumenti anche per la tratta Bussi-Pratola e quelle tra l’uscita della Valle Peligna e Torre de’ Passeri. Anche i pendolari che da Pescara devono raggiungere L’Aquila uscendo a Bussi troveranno invariata la tariffa della tratta.
Polemiche strumentali e abitudinarie
Davanti a incrementi davvero molto contenuti delle tariffe, Strada dei Parchi trova stucchevoli le polemiche preventive e quelle successive a una decisione del Ministero che è frutto di una normativa. Il meccanismo di calcolo e di applicazione delle tariffe su A24 e A25 è rigidamente fissato da una formula che è inserita nella convenzione e nelle norme in materia di servizio pubblico dato in concessione. Il mantenimento in efficienza di un servizio importante come quello autostradale si fonda sul pagamento del pedaggio. Le autostrade italiane e buona parte di quelle esistenti in Europa si basano su questo meccanismo.
Abruzzo, sconto ignorato
Strada dei Parchi ricorda poi ai pendolari che esiste da tre anni la possibilità di abbattere fino al 20% il costo autostradale per chi possiede un Telepass. In Abruzzo in particolare, forse per una diffidenza verso lo strumento Telepass, solo pochissimi pendolari hanno usufruito dello sconto. Mentre nell’area laziale migliaia di pendolari quotidianamente si avvalgono dello sconto che riduce mensilmente il costo autostradale. Un risparmio non da poco. Il 20% di sconto sulle tratte dei pendolari, peraltro adattato con un’apposita norma proprio alle esigenze abruzzesi, porta ad un risparmio fino a 600 euro annui per ogni vettura. In particolare nella tratta L’Aquila – Avezzano.