Celano – Un documento condiviso a firma di tutti i sindaci della Marsica da inviare a Ministeri, Regione, Provincia e Prefettura per chiedere interventi urgenti per il territorio e, soprattutto chiarezza, dopo le dichiarazioni della Commissione Grandi Rischi. E’ quanto emerso dalla riunione tenutasi presso il Comune di Celano tra primi cittadini e amministratori del territorio. L’assemblea dei sindaci della Marsica ha evidenziato la necessità di richiedere a tutte le Istituzioni un forte, concreto e deciso sostegno, al fine di individuare le azioni sin da subito perseguibili per la sicurezza, nonché per la ripresa economica della nostra Regione. Il documento, a firma del Coordinamento dei Sindaci della Marsica, conterrà richieste precise, rese ancora più urgenti all’indomani delle comunicazioni diramate dalla Commissione Grandi Rischi, sulla base delle quali la Protezione Civile ha sollecitato i Comuni a porre in essere tutte le “azioni strutturali e non”, per la prevenzione sismica.
E’ stata una riunione proficua e molto partecipata, che ha fatto registrare oltre alla collaborativa presenza dei Sindaci o dei loro delegati, anche quella dei parlamentari Filippo Piccone e Stefania Pezzopane, dei consiglieri regionali Lorenzo Berardinetti, Maurizio Di Nicola e Gianluca Ranieri e dei consiglieri provinciali Felicia Mazzocchi ed Emilio Cipollone. Un vertice quindi, senza colorazioni politiche o partitiche, ma con un solo obiettivo: fare squadra per la difesa e la salvaguardia del territorio con la condivisione di intenti comuni per dare una voce unica all’intero territorio marsicano. La riunione ha rappresentato un importante momento di riflessione, confronto ed operatività per i sindaci, chiamati ad assumere decisioni significative senza però un supporto legislativo chiaro e specifico. I sindaci, in buona sostanza, hanno formulato una serie di proposte che verranno ulteriormente implementate nelle prossime riunioni di Coordinamento.
Dalla piattaforma di lavoro, avviatasi con la riunione di ieri, sono già emerse le prime richieste: una proposta di legge ad hoc per l’Abruzzo, che preveda fondi per la messa in sicurezza non solo degli edifici pubblici, ma anche privati, di cui si faranno promotori i due parlamentari presenti nella riunione, con procedure più snelle che diano un più ampio potere decisionale ai sindaci, senza lungaggini burocratiche, proprio perché in uno stato di emergenza; dal punto di vista tecnico, una normativa specifica di riferimento, con linee guida chiare, di standardizzazione delle analisi e dei valori della vulnerabilità sismica degli edifici, rispetto alla magnitudo del sisma, insomma, un unico metodo tecnico di analisi; svincolo degli eventuali avanzi di amministrazione e quindi dal principio del pareggio di bilancio per consentirne un utilizzo immediato; impegno ad una manifestazione a Roma in parlamento con fasce annesse da parte di tutti i sindaci abruzzesi per dare forza e impulso rapido a queste richieste.
Tutto ciò con l’impegno dei sindaci ad un maggiore coordinamento tra Comuni, con l’attivazione sin da ora di forme di collaborazione e di associazione, in un’ottica di integrazione e di condivisione di risorse e di progetti. I primi cittadini infine, sono pronti a sostenere con forza le iniziative parlamentari che saranno intraprese a favore delle popolazioni e dei territori abruzzesi, anche attraverso forme di partecipazione attiva ai procedimenti legislativi in corso, con la costituzione di un gruppo di lavoro che segua e supporti l’iter parlamentare.