Avezzano – Udc “ufficialmente” al fianco del sindaco Gianni Di Pangrazio alle amministrative di primavera. L’alleanza, nel nome della “difesa e potenziamento della sanità e dei servizi, del rilancio occupazionale, dello sviluppo del turismo ambientale, culturale e sportivo”, benedetta dal segretario nazionale, l’europarlamentare Lorenzo Cesa, è stata sancita da una stretta di mano collettiva a Palazzo di Città dove il sindaco ha accolto la delegazione formata da Lino Cipolloni (Segretario provinciale e consigliere comunale), Rocco di Micco (Coordinatore marsicano, Consigliere comunale e presidente del Gal Terre Aquilane), Antonio Di Fabio (Assessore ai lavori pubblici), Leonardo Rosa (Consigliere comunale) Luigi Gallucci (Segretario cittadino).
Dato atto al sindaco “dell’ottimo lavoro svolto nel quinquennio, con particolare riferimento al recupero della centralità di Avezzano e all’incessante azione in difesa del servizio sanitario, delle aziende e dei servizi”, i centristi hanno messo sul tavolo le loro priorità, a partire dal “nuovo ospedale. Il nuovo presidio a tutela della salute pubblica, ormai avviato verso la meta”, hanno affermato, “è una priorità, quindi, l’iter di realizzazione va seguito passo passo, affinché la Città e la Marsica abbiano un nuovo e moderno ospedale e una sanità d’eccellenza che valorizzi le competenze esistenti e apra la porta ai giovani professionisti”. L’Udc ha posto l’attenzione anche sull’attuazione della “revisione del Prg con recupero delle aree esistenti in un’ottica di sviluppo urbanistico ecocompatibile”, con l’aggiunta della mappatura digitale dei fabbricati esistenti”.
Sul versante della terza età l’Unione di Centro intende mettere a disposizione “le strutture comunali di quartieri e frazioni per realizzare punti di aggregazione autogestiti dagli anziani. Obiettivo: favorire l’aggregazione sociale e il contatto con i giovani al fine di non disperdere quel grande patrimonio di sapere e di saggezza”. Salute e sociale al primo posto, quindi, seguiti dal lavoro “sfruttando” il patrimonio culturale, ambientale, storico e archeologico del territorio. “Il turismo culturale, ambientale, enogastronomico e convegnistico”, hanno aggiunto Cipolloni, Di Micco, Di Fabio, Rosa e Gallucci, “è una forma di economia ecosostenibile, rinnovabile e a impatto zero. L’industria turistica, di tipo qualitativo, può creare lavoro e contribuire alla conservazione e alla fruibilità dei patrimoni naturali, architettonici e culturali della Città”.
Strada da imboccare in forma organizzata, in stretta collaborazione coi Comuni marsicani e gli Enti predisposti al turismo, partendo dalla ricognizione, messa in rete e promozione congiunta di tutti i patrimoni locali. L’Unione di centro punta anche a differenziare i flussi turistici “valorizzando la rete sentieristica per incentivare l’escursionismo a piedi, in bici a cavallo” e a operare in “stretto raccordo con l’Europa, per realizzare progetti con fondi strutturali comunitari e creare partnership internazionali per incentivare l’internazionalizzazione delle imprese”.