Tatangelo è morto per un infarto durante una fuga disperata. Eseguita l’autopsia

Avezzano. E’ morto per un arresto cardiaco, Danilo Tatangelo, 39enne di Avezzano, trovato l’altro giorno vicino a un canale nel Fucino, a Strada 46, non lontano da Luco dei Marsi.

Danilo Tatangelo

E’ stata eseguita oggi pomeriggio l’autopsia dal medico legale Giuseppe Calvisi, nominato dal pm Roberto Savelli, titolare dell’inchiesta sulla morte di Tatangelo.

Presente all’esame, che si è tenuto all’ospedale di Avezzano, anche il perito nominato dalla moglie del 39enne, il medico Giuseppe Stornelli. La moglie ha nominato come legale per farsi rappresentare nell’inchiesta, l’avvocato Moreno Persia.

I periti avranno ora 60 giorni di tempo per presentare tutti i riscontri, con l’esame istologico e tutte le altre ricerche, ma, sembrerebbe che la dinamica della morte sia ormai chiara.

Avvocato Moreno Persia

Tatangelo dalla sera prima del suo ritrovamento era cercato dalle forze dell’ordine. La sua auto era stata trovata nei pressi di un impianto fotovoltaico dove si teme che l’uomo fosse andato per un furto.

Lanciatosi in una fuga disperata dai carabinieri, il 39enne ha camminato nel buio (non si esclude nemmeno che abbia nuotato) per diversi chilometri, tra la vegetazione impervia del canale del Fucino e nell’acqua gelida. A un certo punto pare che il suo cuore abbia ceduto, causando così la sua morte. E’ stata confermata dunque la tesi investigativa sostenuta dai militari del nucleo operativo della compagnia di Avezzano, agli ordini del tenente Marco Mascolo, i quali da subito avevano escluso una morte violenta, nonostante qualcuno, anche sulla stampa, avesse parlato del ritrovamento di bastoni vicino al cadavere (si trattava di pezzi di arbusti che si trovano vicino ai canali del Fucino) e anche di ferite sul busto (che sarebbero le ferite che si è probabilmente procurato correndo tra la vegetazione e nuotando nella disperazione).

Tatangelo è ricordato dai suoi amici come una persona buona, con il sorriso, che amava la moglie e che adorava suo figlio.

Da anni senza lavoro aveva problemi economici e anche per questo non sempre “aveva rigato dritto”. Viene ricordato come una persona sfortunata, con una vita difficile, che però, anche da come si legge dai tanti commenti lasciati sul nostro giornale, era una persona che era riuscita a farsi amare e volere bene da chi la conosceva. Un padre di famiglia con cui la vita non è stata generosa e che se ne va, purtroppo, in circostanze tragiche che solo l’amore di una donna, di un figlio e di chiunque lo amasse, potrà far mettere da parte.

Trovato morto vicino a un canale nel Fucino. Aveva tentato un furto ieri sera

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