Abruzzo – Solo nella mattinata di oggi, dalle pagine del nostro giornale, abbiamo evidenziato la notizia relativa allo stop momentaneo (fino al prossimo Novembre) all’abbattimento dei cervi giunto, per ragioni di natura burocratica, dalla stessa Regione Abruzzo. A distanza di poche ore arrivano novità rilevanti dal Consiglio di Stato.
La battaglia legale per la salvaguardia dei cervi abruzzesi, dunque, non si ferma. Il Consiglio di Stato è intervenuto con una sospensiva d’urgenza, accogliendo il ricorso presentato da diverse associazioni animaliste.
La decisione è stata comunicata da TGR Abruzzo e segna una svolta importante nel dibattito sulla gestione faunistica della regione. L’udienza di merito è stata fissata per il 7 Novembre, data in cui si discuteranno i dettagli del caso.
La delibera della Giunta regionale d’Abruzzo è stata quindi congelata in attesa dell’udienza. La decisione del Consiglio di Stato rappresenta una vittoria per gli attivisti che da settimane si battono contro l’abbattimento, sottolineando l’importanza di trovare soluzioni alternative alla gestione della fauna selvatica.
La delibera dell’8 Agosto, che giustificava l’abbattimento dei cervi sulla base di studi dell’Ispra che segnalavano un sovrannumero, ha sollevato un’ondata di proteste in tutta Italia. Oltre 134.000 persone hanno firmato una petizione online e 60.000 hanno contattato direttamente il Presidente della Regione, Marco Marsilio, per chiedere la sospensione della caccia.
A questo punto ci si aspetta, di nuovo, un dibattito acceso riguardo alla gestione della popolazione di cervi in Abruzzo. L’azione delle associazioni animaliste ha avuto un impatto significativo, e non è da escludere che possano emergere ulteriori sentenze contrarie all’abbattimento degli ungulati.
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