Avezzano – Il PM ne aveva chiesto la condanna a due anni, ma il giudice del Tribunale di Avezzano, Marianna Minotti, lo ha assolto.
Questa la sentenza pronunciata al termine del processo a carico di G.A, marocchino di 39 anni. L’uomo, nel settembre 2014, aveva denunciato A.A, 42 anni, imprenditore agricolo del Fucino per il quale lavorava, accusandolo di avergli commissionato un omicidio in danno di un giovane di cui non conosceva il nome, residente nei pressi della stazione dei carabinieri di San Benedetto dei Marsi e proprietario di un suv.
L’accusatore raccontò di essersi categoricamente rifiutato di svolgere l’incarico, che prevedeva una retribuzione di trentamila euro e per il quale gli era stata consegnata una pistola, e di essere stato, pertanto, licenziato.
Le dichiarazioni rese dall’imputato si sono rivelate non corrispondenti a verità, in quanto contraddette sia dai testimoni sia dalla documentazione.
E’stata accertata la falsità dei fatti che G.A ha addebitato a A.A. Ciò nonostante, il tribunale ha condiviso la tesi sostenuta dai difensori dell’imputato, Luca e Pasquale Motta, secondo cui la condotta tenuta da G.A non può essere ricondotta al reato di calunnia.