Ad  Aielli “ Ferraglia” una mostra di opere in ferro riciclato si fa elogio alla lettura. Recensione della scrittrice Maria Assunta Oddi

Ad  Aielli “ Ferraglia” una mostra di opere in ferro riciclato
Ad  Aielli “ Ferraglia” una mostra di opere in ferro riciclato

 Aielli arricchisce la sua proposta artistica, che nei  murales di “Borgo Universo” ha dato al piccolo paese marsicano risonanza internazionale, con una mostra di opere in ferro riciclato titolata “Ferraglia”.

In tredici opere, realizzate con materiali ferrosi recuperati, il progetto artistico permette al visitatore di immergersi, proprio come avviene nella lettura di un buon libro, nel viaggio avventuroso dell’immaginario che consente di esplorare l’ignoto. Le opere collocate sul regimano che fa da ringhiera al Belvedere De-siderio della terrazza panoramica, si fondono con il paesaggio autunnale in un unico sempiterno fondale tra le vette dei monti e la piana fucentina, invitando ad aprire lo sguardo all’orizzonte per un estraniamento che si fa gesto intimo e riflessivo come quello della lettura.

Un percorso espositivo quello di “Ferraglia” che mostra la poliedricità di una espressione creativa aperta alle innovazioni nella promozione umana e sociale. Nel caos del mondo odierno caratterizzato dalla comunicazione multi mediale, dall’edonismo e dal consumismo, queste sculture realizzate  in “Arte Povera” , pur nella loro apparente semplicità, sono illustrate, da un testo di introspezione e riflessione, nelle dotte didascalie che le corredano. Brani tratti da Cicerone, da T. S. Eliot, I. Svevo, E. Fromm, G. Rodari, J. Prevert, J. Samago, E. Dickinson, A. Camus,J. D. Salinger,

invitano alla lettura utile alla vita concreta. A mio avviso tutta la mostra, anche grazie ai suoi riferimenti  bibliografici che la completano a livello culturale ed esistenziale, ha l’intenzione di mostrare come il libro offra due beni opposti, che in esso si fondono: la conoscenza di te stesso e insieme del  mondo. Tra i vari autori nominati, quello che ha espresso meglio di tutti la capacità del libro di entrare nella realtà traducendola in un sogno è Emily Dickinson:

“ Non esiste un vascello come un libro/ per portare in terre lontane/ né corrieri come una pagina/ di poesia che s’impenna/. Questa traversata la può fare anche un povero,/ tanto è frugale il carro dell’anima”.

 Ed allora perchè non recarsi ad Aielli come fruitori di una mostra che esorta a superare la fissità funzionale degli oggetti di uso comune per volare con la fantasia. Del resto come dice Berthold Brecht: “ Un coperchio non è solo un coperchio, un chiodo aspetta altri usi, una accetta potrebbe essere una gonna di donna. E’ Così che è nata “Ferraglia”: avanguardia artistica per lo sviluppo sostenibile.

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