Ad Avezzano inaugurato il monumento “La Rosa del Partigiano”, donato da A.N.P.I marsica e realizzato dagli studenti

Un’opera che rappresenta gli orrori della guerra e fa da monito per il futuro, donata alla città di Avezzano dall’ANPI marsica ma anche un progetto condiviso da una vasta partnership e passato attraverso l’idea e le mani sapienti dei ragazzi del Liceo Artistico Bellisario di Avezzano

È la “Rosa del Partigiano” che da oggi parla simbolicamente a tutti dal parco del Castello Orsini Colonna e che è stato inaugurato, questa mattina, con una cerimonia toccante e partecipata.

Il progetto nasce il 4 giugno 2021, anniversario dell’eccidio di Capistrello, durante la commemorazione presso la tomba dei Trentatré Martiri e, in seguito, da un incontro all’Aia dei Musei voluto per ricordare Antonio Rosini, figura essenziale nella ricostruzione storica degli eccidi nazi-fascisti nella Marsica e in Abruzzo. In quell’occasione le Amministrazioni Comunali di Avezzano, Capistrello e Luco dei Marsi avevano deciso di sedimentate le tracce del lavoro di ricerca e di valorizzazione della memoria, promosso da Rosini. 

Così il sindaco Giovanni Di Pangrazio aveva individuato il parco del Castello come luogo di testimonianza mentre l’ANPI Marsica aveva coinvolto il Liceo Artistico di Avezzano per progettare un simbolo che potesse testimoniare l’eccidio e il suo legame con la figura di Antonio Rosini. 

Dalla passione dei ragazzi è nata la “La Rosa del Partigiano” che -ha detto proprio il primo cittadino– “ricorda quanto sia inutile e nocivo pensare di risolvere le vicende internazionali con la violenza, la prepotenza, con la guerra e mostrando i muscoli. Deve prevalere la voglia di pace già dalle giovani generazioni, raccogliendo il messaggio di Papa Francesco che, in alcuni momenti, sembra rimasto l’unica figura a dire basta con la guerra e volere veramente una fine vera e definitiva dei conflitti. Quante nazioni sono state massacrate da guerre per poi sentirci dire, a distanza di anni, che gli interventi erano sbagliati? – ha ricordato Di Pangrazio e poi, riferendosi all’immagine scelta per il monumento, ha concluso – questo fucile spezzato dal quale nasce la rosa carica di speranza e di vita è un simbolo di garanzia della libertà di ciascuno dalla prepotenza e dalla violenza” 

Presenti alla cerimonia l’attore Alberto Santucci che ha letto un monologo emozionante, la studentessa Toma Delia che ha illustrato il significato del monumento, la Prof.ssa Stefania Ferella per il liceo artistico, Giovanni D’Amico, Presidente Anpi Marsica,  il Sindaco di Capistrello Francesco Ciciotti, gli assessori Patrizia Gallese e Roberto Verdecchia, la consigliera Concetta Balsorio,  Augusto Di Bastiano, Segretario ANPI Marsica e Carlo Komel, dell’Associazione “Il Cammino dell’Accoglienza”.

Alla realizzazione dell’opera hanno partecipato gli studenti Lorenzo Piccone, Andrea Carusi, Mattia Coletta, Fernando Di Cristofano, Concetta Di Donato, Caterina Di Mattia, Giuseppe Evangelista, Agnesa Imishti, Cristian Micocci, Manuel Micocci, Manuel Panunzi, Paolo Paris, Nino Pietrantoni, Margherita Roncone, Delia Toma. 

Doveroso ringraziare coloro che hanno dato un supporto importante ad Anpi per la realizzazione dell’opera e cioè l’ Ing. Danilo Rocchi, la ditta Rocco di Micco, l’artigiano Frani Ennio, la ditta Mastroianni marmi di Avezzano, la L.I.F.F. CALCESTRUZZI di Iannotti Luigi, Franco e Fabio.

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