Mikhail Gorbaciov, 91 anni, ex Presidente dell’Unione Sovietica e Premio Nobel per la Pace, è morto. Il suo nome è legato a un’epoca di grandi mutamenti storici e, soprattutto, è legato al crollo del Muro di Berlino a cui ha fatto seguito, inevitabilmente, la fine dell’Unione Sovietica. Un evento che, ancora oggi, molti russi (e non solo) non riescono a perdonargli.
A lui si deve quel profondo mutamento noto come “Perestroika” e, quindi, la fine della guerra fredda. Gorbaciov si è spento in ospedale dopo una lunga e grave malattia. Tanti i messaggi di cordoglio da parte delle più importanti personalità del mondo politico, economico e dell’informazione che ricordano la figura di Mikhail Gorbaciov.
Tra questi Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, che ha scritto: “Mikhail Gorbaciov era un leader fidato e rispettato. Ha svolto un ruolo cruciale per porre fine alla Guerra Fredda e far cadere la cortina di ferro. Ha aperto la strada a un’Europa libera. Questa eredità è quella che non dimenticheremo. RIP Mikhail Gorbaciov“. Anche il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha rivolto il suo pensiero al Premio Nobel: “Mikhail Gorbaciov è stato uno statista unico nel suo genere che ha cambiato il corso della storia. Il mondo ha perso un imponente leader globale, un multilateralista impegnato e un instancabile sostenitore della pace. Sono profondamente addolorato per la sua scomparsa“.
Intervento anche da parte del Presidente degli USA, Joe Biden: “Ha collaborato con il Presidente Reagan per ridurre gli arsenali nucleari dei nostri due Paesi, con il sollievo di quanti in tutto il mondo pregavano per la fine della corsa agli armamenti nucleari. Dopo decenni di brutale repressione politica, ha abbracciato le riforme democratiche. Ha creduto nella glasnost e nella perestrojka – apertura e ristrutturazione – non come semplici slogan, ma come la strada da seguire per il popolo dell’Unione Sovietica dopo tanti anni di isolamento e privazioni. Quando Gorbaciov visitò la Casa Bianca nel 2009, parlammo a lungo del lavoro in corso tra i nostri Paesi per ridurre le scorte nucleari statunitensi e russe. È stato facile capire perché tanti in tutto il mondo lo stimassero così tanto. Inviamo le nostre più sentite condoglianze alla sua famiglia e ai suoi amici, e a tutti coloro che hanno beneficiato della sua fede in un mondo migliore“.
Boris Johnson scrive: “Sono rattristato di sapere della morte di Gorbaciov. Ho sempre ammirato il coraggio e l’integrità che ha mostrato nel portare la Guerra Fredda a una conclusione pacifica. In un periodo di aggressione di Putin in Ucraina, il suo instancabile impegno per l’apertura della società sovietica rimane un esempio per tutti noi“.