Si chiamerà Assegno di inclusione il nuovo strumento di contrasto alla povertà che sostituirà dal primo gennaio 2024 il Reddito di cittadinanza.
Potrà essere chiesto solo dalle famiglie nelle quali ci sono componenti disabili, minori o over 60 e potrà arrivare a 500 euro al mese moltiplicati per la scala di equivalenza fino a un massimo di 2,2 (2,3 nel caso di disabili gravi).
La scala cambia e vale uno per il primo componente, 0,5 per ogni altro componente con disabilità, 0,4 per gli altri componenti over 60 o con carichi di cura, 0,15 per i bambini fino a due anni e 0,10 per gli altri minori. Lo si legge nella bozza del decreto.
La misura, secondo le previsioni del governo, riguarderà circa 709 mila nuclei familiari per una spesa di poco superiore ai 5,3 miliardi.
Da 2 a 6 anni di reclusione per chi beneficia impropriamente della Garanzia per l’inclusione, presentando documenti contraffatti o informazioni false. Da 1 a 3 anni, invece, per chi non ha comunicato le variazioni del proprio reddito all’Inps.