Al Festival del Cinema di Roma “Supereroi” del regista avezzanese Stefano Chiantini, il film è stato girato anche nella Marsica

Al Festival del Cinema di Roma "Supereroi" del regista avezzanese Stefano Chiantini
Al Festival del Cinema di Roma "Supereroi" del regista avezzanese Stefano Chiantini

Stefano Chiantini, regista e sceneggiatore avezzanese, ha presentato alla 19esima edizione della Festa del Cinema di Roma il nuovo film da lui diretto, “Supereroi”. Il progetto è stato prodotto da World Video Production e Ballandi con Rai Cinema e coprodotto da BlingFlamingo, con il contributo del Ministero della Cultura e con il sostegno di Regione Lazio.

Nel cast troviamo gli attori Edoardo Pesce, Sara Silvestro, Barbara Chichiarelli, Giorgia Spinelli, Antonio Zavatteri, Alessandro Mauthe, Edoardo Giugliarelli, Gaia Ravina, Henri Augusto Valero Somoza, Elisa Billi e Havana Alfarano.

I supereroi sono le persone normali che affrontano tutti i giorni la vita con le sue difficoltà, ed io voglio raccontarle“. Queste le parole di Stefano Chiantini in apertura, che anticipano le intenzioni del film.

Il film ci racconta attraverso lo stile riflessivo della macchina da presa le evoluzioni emotive dei personaggi, il lento precipitare della vita di Jenny e Alvaro, ma anche la loro rinascita. Ci racconta l’amore – l’amore di una figlia verso il padre, ma anche l’amore più “egoistico” verso se stessi – con le sue conseguenze, la resistenza e la capacità di ricominciare a vivere nonostante tutto.
Il paesaggio del film sono gli esseri umani: lo sguardo della macchina da presa, le atmosfere visive e le singole inquadrature ne accompagnano le dinamiche psicologiche, i percorsi emotivi e i cambiamenti fisici. Le reiterazioni mimiche e atmosferiche del film seguono le evoluzioni fisiche, emotive e psicologiche dei personaggi, caratterizzando e scandendo lo sviluppo drammaturgico della scrittura e lo stile altrettanto riflessivo della macchina da presa, impegnata con il racconto della vita che scorre nel fluire del tempo. Un narrare in cui la rappresentazione dell’azione e della parte immanente della vita si fanno rarefatte, lasciando il posto al dolore, alle immagini immerse nel silenzio e nel tempo, al corpo e al volto degli attori, corpi e volti che spesso si sostituiscono alla parola.

Alvaro e Jenny sono padre e figlia, lui camionista e suo primo tifoso, lei promessa del nuoto. Il loro legame si è incrinato quando l’uomo ha deciso di lasciare Margherita, la madre di Jenny: una scelta che la figlia non riesce a perdonargli e che non smette di rinfacciargli. Così il loro rapporto, prima forte e tenero, si è trasformato in altro, riempiendosi di astio e insofferenza. Tutto però cambia quando Alvaro a causa di un malore ha bisogno di cure continue e viene quindi affidato a un badante, una scelta che Jenny fatica ad accettare. Ci prova ad andare avanti con la sua vita ma alla fine, travolta dagli accadimenti e dalle emozioni, decide di stare vicino al padre. Quell’unione “forzata” diventa però pian piano un modo di riscoprirsi.

Parte del film è stato girato anche nella Marsica. Le riprese per alcuni giorni sono state effettuate presso l’area di servizio Montevelino Sud della A25, nei pressi di Magliano dei Marsi.

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