Alleanza virtuosa in Abruzzo: Fattorie Pingue e la Stazione Ornitologica insieme per alimentare i rapaci

Alleanza virtuosa in Abruzzo: Fattorie Pingue e la Stazione Ornitologica insieme per alimentare i rapaci

Abruzzo – Un esempio concreto di come l’impegno aziendale possa sposarsi con la tutela della biodiversità prende forma in provincia di Chieti, grazie alla sinergia tra Fattorie Pingue e la Stazione Ornitologica Abruzzese (SOA).

Le due realtà collaborano attivamente al progetto del carnaio di Civitaluparella, un’area specificamente dedicata al conferimento di scarti alimentari e carcasse animali, con un nobile obiettivo: sostenere l’alimentazione di uccelli rapaci minacciati di estinzione.

L’iniziativa affonda le radici in una visione di economia circolare abbracciata da Fattorie Pingue. Consapevole del valore intrinseco dei propri scarti di lavorazione della carne, l’azienda ha scelto di trasformare un potenziale rifiuto in una risorsa vitale per la fauna selvatica.

Invece di seguire i tradizionali canali di smaltimento, questi sottoprodotti diventano un’importante fonte di nutrimento per specie come il Nibbio reale, la Poiana, l’Aquila e il Corvo imperiale, rapaci che in natura integrano la loro dieta con animali morti.

Un tempo, la presenza di carcasse in ambiente rurale era più frequente, complice una maggiore diffusione degli allevamenti e normative meno stringenti sullo smaltimento.

Oggi, per compensare questa diminuzione e fornire un aiuto concreto a queste specie, si ricorre alla creazione di “carnai“, aree designate come quella di Civitaluparella, operativa dal 2024 grazie alla collaborazione con Rewilding Apennines e l’ASL Chieti-Vasto.

Il sito del carnaio, situato in un contesto naturalistico di elevato pregio, si è rivelato particolarmente attrattivo per il Nibbio reale. L’Abruzzo ospita una delle popolazioni più significative di questo maestoso rapace in Italia, con circa 100 coppie concentrate prevalentemente nella provincia teatina.

Gli scarti e le carcasse forniti da Fattorie Pingue provengono esclusivamente da animali sani e sono sottoposti a rigorosi controlli veterinari, garantendo la sicurezza e la qualità del “cibo” offerto.

I risultati non si sono fatti attendere: il carnaio è già frequentato regolarmente da Poiane, Nibbi reali e Corvi imperiali, la cui presenza è in costante aumento e monitorata quotidianamente attraverso una videocamera installata nell’area.

Guardando al futuro, il progetto ambisce a espandere ulteriormente il proprio impatto con la costruzione di un capanno-osservatorio.

La struttura accoglierà studenti, visitatori e famiglie, offrendo un’opportunità unica per avvicinarsi al mondo affascinante dei rapaci e comprendere l’importanza cruciale della tutela ambientale.

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