Abruzzo – “Altro che tutela dell’Orso e delle altre specie! Mentre ai turisti vengono giustamente imposti vincoli e limiti per l’osservazione degli animali a migliaia di cacciatori viene consentito per mesi di andare con mute di cani su oltre 50.000 ettari di territorio, gran parte del quale di rilevante pregio ambientale ponendo a forte rischio disturbo la fauna in pieno periodo riproduttivo”: sabato 24 giugno alle ore 11 presso il bar Mary a Pescara in piazza Salotto cinque associazioni, Salviamo l’Orso, LIPU, Stazione Ornitologica Abruzzese, Altura e CABS, terranno una conferenza stampa per aprire il vaso di Pandora dell’operato degli undici Ambiti Territoriali di Caccia abruzzesi.
Attraverso forzature e quelle che appaiono come vere e proprie violazioni di norme comunitarie, nazionali e regionali gli ATC hanno addirittura quadruplicato le aree destinate all’addestramento cani dal Piano Faunistico Venatorio vigente, di fatto svuotandolo di significato. Addirittura non sono state attivate le procedure di Valutazione di Incidenza Ambientale obbligatorie sulla base della direttiva 43/92 “Habitat” dell’UE.
Il dossier “TUTELA DELLA FAUNA E DISTURBO DELL’ADDESTRAMENTO CANI PER SCOPI VENATORI. LE AREE CINOFILE TEMPORANEE IN ABRUZZO: UN VASO DI PANDORA!” di 25 pagine che sarà diffuso domani offre un dettagliato resoconto con dati e analisi normativa presentando l’elenco delle richieste delle associazioni indirizzate agli enti, dalla regione agli enti parco, dai Carabinieri-forestali al Ministero dell’ambiente, a cui in queste ore viene è inviato anche una dettagliata richiesta di intervento sulla vicenda.
Fonte: SALVIAMO L'ORSO, STAZIONE ORNITOLOGICA ABRUZZESE, LIPU, CABS, ALTURA