Amedeo Minghi al Teatro dei Marsi: ultimi 50 biglietti per il concerto-evento del 21 marzo

Avezzano – Rimasti 50 biglietti nel settore galleria per il concerto che il Maestro AMEDEO MINGHI terrà venerdì 21 marzo alle ore 21,00 presso il Teatro dei Marsi, con un repertorio storico che raccoglie i suoi successi più celebri ed amati.

Minghi canterà accompagnato da una formazione d’eccezione, costituita da 10 musicisti, tra cui quartetto d’archi e band di 6 elementi costituita da Luca Perroni piano, Giandomenico Anellino chitarra, Alessandro Mazza basso, Stefano Marazzi batteria, Rosy Messina e Giordano Spadafora voci.

Biglietti da € 20 a € 30 – Riduzioni per giovani under25
Online su: diyticket.it Botteghini ad Avezzano:  Libreria Ubik, Punto Informativo, tabaccheria Fasciani, Caffetteria del Teatro

Amede20 ad o Minghi è autore e interprete di autentici gioielli musicali che da sempre descrivono l’amore nelle declinazioni più cangianti. Accompagnato da un quartetto d’archi e da una band composta da Luca Perroni piano, Giandomenico Anellino chitarra, Alessandro Mazza basso, Stefano Marazzi batteria, e dalle voci di Rosy Messina e Giordano Spadafora, Amedeo Minghi è autore e interprete di autentici gioielli musicali che da sempre descrivono l’amore nelle declinazioni più cangianti.  Minghi è tornato a calcare i palchi nell’estate 2023 dopo quasi quattro anni di assenza accolto con molto entusiasmo da pubblico, e ora inizierà nella primavera 2024 il nuovo tour teatrale. Autore e interprete di autentici gioielli musicali per intensità narrativa, da sempre con le sue melodie commenta e descrive l’amore nelle declinazioni più cangianti. Minghi si esibirà con molti dei successi che hanno contraddistinto la sua lunghissima carriera, capolavori che lo hanno fatto amare dal pubblico: da “1950”, una delle canzoni che maggiormente lo rappresenta, a “La vita mia”; da “L’immenso”, brano con cui scalò anche le classifiche internazionali a “Cantare è d’amore”, presentata al Festival di Sanremo nel 1996, fino a “Vattene Amore”, forse il brano più noto al grande pubblico, cantato in coppia con Mietta a Sanremo del 1990. Canzoni iconiche che hanno lasciato il segno nella storia della musica italiana d’autore. Tra i tanti parolieri con cui ha collaborato, due in particolare hanno segnato la sua carriera: Gaio Chiocchio, che ha caratterizzato le composizioni di Minghi con testi particolarmente cinematografici, di narrazione aperta, ariosi e pregni di speranza, e Pasquale Panella, che a seguito della collaborazione con Battisti, diede a Minghi testi legati alla visione intimistica del discorso amoroso, incessante, turbolento e mai banale.

Melodista dalla “nascita” (come ama definirsi), artista senza tempo, Minghi è una delle colonne portanti della musica italiana d’autore. Chi conosce la sua carriera artistica, a metà strada tra generi musicali diversi, sa bene che, da molti anni ad oggi, è stato un grande innovatore, sperimentatore, un artista dal repertorio vasto e unico. Ha partecipato 8 volte al Festival di Sanremo, raggiungendo l’apice del successo nel 1990 con la celebre “Vattene Amore” cantata al Festival in coppia con Mietta. Ha musicato testi sacri legati al mondo della fede come “Il Cantico delle Creature” e “Le Beatitudini” e ha dedicato un brano a Papa Giovanni Paolo II dal titolo “Un uomo venuto da lontano”. Artista della contemporaneità proiettato nel futuro – compositore, cantautore, arrangiatore e produttore – in oltre 50 anni di attività Minghi ha inanellato successi su successi, scritto colonne sonore per la tv, per il cinema, per il teatro, per molti suoi colleghi ha composto numerose hit e realizzato progetti, sempre ispirato dall’Amore per la musica, volano di tutta una vita.

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