Amministrative Avezzano: Genovesi “Nove giorni per cambiare storia della città”

Avezzano – “L’invito che faccio a cuore aperto è nei prossimi nove giorni di scendere in strada tutti insieme, moltiplicare le energie, veicolare il messaggio di cambiamento di un centrodestra unito che lavora per gli avezzanesi e non per i poteri forti, che lavora per la Città e non per avvantaggiare altre città. Per rivendicare il giusto potere e la centralità di Avezzano, che deve avere un ruolo di primo piano nello scenario politico nazionale e anche oltre. In questi nove giorni dobbiamo e possiamo cambiare il corso della storia della nostra città per mandare a casa chi l’ha distrutta”.

A suonare la carica, per la volata finale della campagna elettorale in vista del voto del 20 e 21 settembre, è il candidato sindaco del centrodestra, Tiziano Genovesi, della Lega, a conclusione dell’incontro di oggi nella sala riunioni del Comune di Avezzano. È stata l’occasione per il centrodestra di presentarsi unito e compatto davanti alla Città e rappresentato ai massimi livelli: ad intervenire tra gli altri infatti il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia, il deputato della Lega Luigi D’Eramo, coordinatore regionale del partito, il senatore di Cambiamo Gaetano Quagliariello, il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi, quello provinciale, Roberto Alfatti Appetiti, e il commissario marsicano dei giovani Udc, Riccardo Silvagni. Nel capoluogo della Marsica, la coalizione corre senza Forza Italia che ha rotto l’alleanza presentandosi da sola.

Unità e compattezza sottolineata dallo stesso, Genovesi come uno dei punti di forza “per imprimere ad Avezzano una svolta non più rimandabile”.

“Siamo l’unica coalizione che, con orgoglio, ha messo i simboli dei nostri partiti – ha detto il candidato sindaco -. Come le filiere agroalimentari e industriali anche la politica deve avere la sua filiera e Avezzano guidata dal centrodestra avrà rapporti diretti e una stretta sinergia con la Provincia, la Regione, con i due rami del parlamento e con l’Europa”

“Avezzano è insicura, sporca e depressa, è in terapia intensiva – ha aggiunto Genovesi -. E questa è responsabilità di chi ha in questi anni amministrato a favore solo di alcune lobby e categorie. Tutto ciò non sarà più possibile. Il treno che dobbiamo agganciare non è solo quello della Roma-Pescara, ma quello del cambiamento generazionale, di un cambio di passo per rianimare e rilanciare la Città e la Marsica”.

A sua volta il presidente Marsilio è entrato nel merito della scelta di Forza Italia di andare ad Avezzano per la sua strada: “ce ne siamo fatti una ragione”, ha ironizzato -, per poi dirsi certo della vittoria di Genovesi.

“Lasciano il tempo che trovano gli attacchi  subiti da Tiziano accusato di essere una persona che non ha finora avuto esperienze amministrative. Quelli troppo ‘esperti’, i ‘lupi della politica’ in questa città li abbiamo conosciuti, e non hanno certo lasciato un buon ricordo di loro”, ha affermato il governatore.

“Rimetteremo al centro la meritocrazia, la trasparenza e la concretezza – ha sentenziato a sua volta D’Eramo -. L’approccio alla amministrazione della città sarà completamente diverso rispetto al passato. Avezzano è di fronte ad una sfida epocale, deve tornare al centro del dibattito e delle politiche, delle scelte strategiche, non possiamo permetteci di sbagliare. Invito tutti al voto utile”.

Il senatore Quagliariello ha ricordato poi che “la normalità per Avezzano è rivoluzionaria. E la normalità è quella di poter essere amministrata finalmente da una coalizione coesa, che offre un mix di esperienza e rinnovamento. Avezzano governata dalla sinistra sarebbe un non senso”.

“Gli elettori hanno capito che da questa parte ci sono idee, progetti e possibilità di aprire una nuova fase politica – ha aggiunto Sigismondi -, persone per bene e radicate sul territorio. Dall’altra parte c’è invece un film già visto, quello di amministrazioni caratterizzate dall’immobilismo”.

Infine Silvagni ha ricordato che “ad Avezzano negli ultimi anni sono stati persi 1.500 posti di lavoro, e tante opportunità nella programmazione dei  fondi europei. Occorre voltare pagina e dare fiducia ai partiti, in maniera che non si disperdano le energie, e non alle liste civiche che il giorno dopo il voto si smembreranno”

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