Antonello Tangredi, (Fim-Cisl) preoccupato per il futuro della LFoundry

Avezzano – Secondo il sindacalista, passata l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 il futuro dello  stabilimento rappresenta un’ulteriore preoccupante emergenza per via dei continui ripensamenti aziendali ormai, per lui, non più accettabili.

In un comunicato inviato alla stampa, la Fim-Cisl, sottolinea che la discussione sui turni, considerata di vitale importanza solo qualche mese fa, ora sembrerebbe passata in secondo piano.

«Abbiamo il timore che questa volontà aziendale di cambiare continuamente l’obiettivo, come a voler congelare qualsiasi forma di discussione col sindacato, serva poi, fra un paio di mesi a presentare un conto molto salato.»

Tangredi sottolinea come la Fim, in più occasioni, abbia manifestato la sua disponibilità a sedersi di fronte all’azienda per discutere a 359° per trovare le soluzioni necessarie a mantenere gli attuali livelli occupazionali ma «senza mettere le mani nelle tasche dei lavoratori.»

«La FIM-CISL è sempre più convinta che un turno più sostenibile, aiuti a migliorare la qualità della vita dei singoli lavoratori, con un conseguente aumento di efficienza e produttività, a favore di qualsiasi business aziendale.» dice Tangredi

A tal proposito la FIM elenca le priorità che vertono sul turno 2/3 per tutti. Per Tangredi il vero cambiamento passa dalla modifica di questo turno (4/4 – 3/5) «Anche l’azienda, per voce del proprio AD, lo ritiene oramai inutile.»

«Non capiamo i colpi di coda di questi ultimi giorni.» dice Tangredi «Così come non riusciamo a comprendere la volontà di continuare a creare disagio ai lavoratori. Ad oggi, a molti, non è stata ancora data risposta sulle ferie estive, e in alcuni turni, vengono messe in piedi sperimentazioni inutili di vecchio stile che non fanno altro che aumentare il malumore.»

Il sindacalista ribadisce con forza che le relazioni sindacali non sono affatto superate come qualcuno, secondo lui, sarebbe portato a pensare.

«Ricordiamo a tutti, azienda compresa, che la FIM, a tutti i livelli, si è sempre assunta le proprie responsabilità, soprattutto nei momenti difficili, e faremo il massimo per dare le dovute risposte ai lavoratori.»                                          

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