Avezzano – Sono durati una giornata intera (dalle 9.30 fino alle 19.30) gli interrogatori alle tre persone arrestate all’interno dell’inchiesta che ha “invaso” l’amministrazione comunale di Tagliacozzo. L’inchiesta che ha visto l’arresto dell’ormai ex sindaco Maurizio Di Marco Testa, già interrogato nei giorni scorsi. Di Marco Testa si trova ora ai domiciliari.
L’inchiesta coinvolge numerosi imprenditori marsicani e i provvedimenti sono stati emessi a conclusione di una lunga e articolata attività di indagine dei carabinieri della compagnia di Tagliacozzo, in ordine ai reati di tentata concussione, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale ed altro.
Davanti al gip Maria Proia sono apparsi in ordine, Carlo Tellone, architetto di Tagliacozzo di 52 anni, Gabriele Venturini (43), assessore alla Cultura e Gianpaolo Torrelli, ingegnere di Celano 45enne, responsabile dell’ufficio tecnico. I tre, per i quali il gip aveva previsto la misura cautelare dei domiciliari, hanno risposto a tutte le domande del gip, alla presenza degli avvocati difensori.
“Sono soddisfatto di come è andato l’interrogatorio”, il commento dell’avvocato Antonio Milo, difensore di Tellone, “l’architetto ha risposto in maniera convincente e persuasiva producendo documenti. Abbiamo chiesto istanza di revoca della misura, attendiamo domani mattina per avere la decisione del gip”.
L’avvocato Franco Colucci, il quale, insieme al legale Alessandro Fanelli, si occupa della difesa di Venturini dichiara: “Il mio assistito ha chiarito di non aver commesso reati e di non aver favorito nessuno. Ha chiarito la sua posizione tramite gli atti già acquisiti durante l’inchiesta. Per quanto riguarda il Festival di Tagliacozzo che ha una certa rilevanza sia a livello regionale che nazionale, è naturale che si abbia urgenza nel lavoro. Solo chi non si occupa di queste cose e non sa come ci si lavora può avere dubbi”.
“L’ingegnere Torrelli ha prodotto tutta la documentazione necessaria per dimostrare la sua innocenza” conclude l’avvocato Vittoriano Frigioni, il quale si occupa della difesa del capo dell’ufficio tecnico insieme al legale Evelina Torrelli, “ha risposto in maniera dettagliata e puntuale alle domande del gip e alla contestazione del pm Roberto Savelli dimostrando che le accuse nei suoi confronti sono infondate”.
Si attende ora la comunicazione ufficiale del gip Proia che dovrà esprimersi sull’eventuale revoca degli arresti domiciliari o sulla conferma delle misure.
Intanto in procura continuano ad essere ascoltati alcuni funzionari del Comune, sentite come persone informate dei fatti. Ieri è stata ascoltata anche un’altra indagata, Anna Calzetta, responsabile dell’area urbanistica del Comune.