Avezzano – «La domanda che qualsiasi genitore di un figlio con disabilità o affetto da una patologia grave e/o degenerativa si fa è “Cosa ne sarà dopo di me?”. Una domanda angosciosa alla quale, con i mezzi a nostra disposizione, cerchiamo ora di iniziare a dare delle risposte».
Con queste parole il Vicesindaco con delega al Sociale, Domenico Di Berardino, spiega il senso del progetto denominato “Dopo di Noi” appena approvato dall’Amministrazione in attuazione della Legge 112 del 2016 che prevede una serie di azioni mirate a garantire autonomia, vita dignitosa e socialità a chi, affetto da quel tipo di patologie, rischierebbe di restare da solo una volta perso il supporto genitoriale.
L’Amministrazione comunale di Avezzano ha ricevuto dalla Regione un finanziamento di circa 60mila euro da destinare a questo tipo di azione ed ha scelto, come modulo applicativo, quello del supporto alla domiciliarità in soluzioni alloggiative che presentano caratteristiche di abitazioni, incluse l’abitazione di origine, o gruppi-appartamento in soluzioni di co-housing, che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa familiare.
Interventi finalizzati sempre ad un supporto verso un percorso di autonomia e di socialità della persona interessata, obiettivo cui deve tendere l’intervento dell’Amministrazione comunale.
Le persone interessate agli interventi del “Dopo di Noi” hanno età compresa tra i 18 e i 64 anni, con disabilità grave, riconosciuta ai sensi della legge n. 104/1992 art. 3, comma 3, che necessitano di sostegno intensivo, non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie legate alla senilità, prive del sostegno familiare, in quanto mancanti di entrambi i genitori o perché gli stessi non sono in grado di fornire l’adeguato sostegno genitoriale, nonché in vista del venir meno del sostegno familiare.
L’accesso alle misure è prioritariamente garantito a coloro che abbiano necessità di sostegno intensivo, privi del sostegno familiare in cui, dopo la valutazione multidimensionale, effettuata da equipe multiprofessionale, siano presenti almeno la componente clinica e sociale e che necessitano con maggiore urgenza degli interventi previsti.
Nel valutare l’urgenza si tiene conto delle limitazioni dell’autonomia, dei sostegni che la famiglia è in grado di fornire, della condizione abitativa ed ambientale, nonché delle condizioni economiche della persona con disabilità grave e della sua famiglia.
È in ogni caso garantita una priorità di accesso a:
1. Persone con necessità di sostegno intensivo mancanti di entrambi i genitori, del tutto prive di risorse economiche reddituali e patrimoniali, che non siano i trattamenti percepiti in ragione della condizione di disabilità;
2. Persone con necessità di sostegno intensivo i cui genitori, per ragioni connesse, in particolare all’età, ovvero a proprie situazioni di disabilità non sono più nella condizione di continuare a garantire loro, nel futuro prossimo, il sostegno genitoriale necessario;
3. Persone con necessità di sostegno intensivo, inserite in strutture residenziali le cui caratteristiche strutturali e organizzative non consentono in alcun modo di riprodurre le condizioni abitative e relazionali della casa familiare;
4. Persone che necessitano di sostegno intensivo con genitori ancora in grado di garantire il sostegno genitoriale, per le quali è comunque emersa la necessità di esigenze extra-familiari e l’idoneità per gli interventi di cui alla legge n. 112/2016.
«Il tratto caratteristico della nostra azione – spiega il Vicesindaco Di Berardino – è quello di non lasciare dietro nessuno, di dare sostegno a tutti coloro che sono in difficoltà, puntando al recupero, al reinserimento e all’autonomia lavorativa, scolastica e sociale.
Nelle prossime settimane, quindi, comporremo e poi pubblicheremo un bando, rivolto alle famiglie interessate coinvolte in situazioni del genere.
Peraltro, aggiungo, che è nostra intenzione cercare di allargare la platea di coloro che potranno rientrare nelle azioni di questo intervento – prosegue -, integrando i fondi a disposizione con fondi propri del Comune di Avezzano.
La priorità va ai giovani colpiti da queste patologie che, una volta perso il sostegno e l’aiuto dei genitori e della famiglia, rischierebbero di trovarsi in ulteriori difficoltà e da soli. Puntare alla loro autonomia, ad una capacità sociale di vita autonoma è l’obiettivo cui puntiamo proprio perché nessuno si senta escluso e si senta solo.
Anche questo – conclude il Vicesindaco Domenico Di Berardino – è un modo per perseguire quella Città di Tutti e per Tutti”, nel rispetto delle regole e della città stessa, cui dall’inizio del mandato puntiamo e dove vogliamo arrivare».
Non appena il bando sul progetto “Dopo di Noi” sarà pronto, l’Amministrazione comunale ne darà notizia con ampia diffusione con tutti i contatti e le istruzioni per poter aderire e inviare la relativa domanda.
Comunicato stampa