Aprile amaro per la sanità dell’Alto Sangro, Di Pirro: “Servizio emergenza 118 senza medico”

Aprile amaro per la sanità dell'Alto Sangro, Di Pirro: "Servizio emergenza 118 senza medico"

Abruzzo – “Aprile dolce dormire” recita un noto proverbio, ma per le comunità dell’Alto Sangro, incluse quelle di Pescasseroli e Opi, questo mese sarà tutt’altro che riposante.

Silvano Di Pirro, portavoce del Comitato Civico Cittadini e Territorio, lancia un allarme sulla precaria situazione sanitaria della zona, destinata a perdurare anche in aprile.

Da tre mesi, il servizio di emergenza 118 opera senza la presenza del medico a bordo dell’ambulanza, garantendo solo infermiere e autista.

Una condizione che, secondo Di Pirro, ha gravi ripercussioni sulla salute dei cittadini. Fortunatamente, l’assistenza sanitaria di base è garantita dai medici di base e dalla guardia medica.

Il Comitato Civico denuncia un paradosso insopportabile: mentre si preannuncia un aumento generalizzato delle tasse per ripianare il deficit delle ASL abruzzesi, i servizi sanitari essenziali vengono inspiegabilmente ridotti. “Pagare di più per avere sempre di meno” è lo slogan che riassume l’indignazione dei cittadini.

La comunità dell’Alto Sangro si sente abbandonata e chiede risposte concrete alle istituzioni. La riduzione dei servizi sanitari, in un contesto di aumento della tassazione, è percepita come un’ingiustizia inaccettabile.

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