Edificio di culto principale della Luco medioevale, fu successivamente una chiesa sepolcrale. L’attuale aspetto romanico del secolo XIII si deve ad un accurato restauro del Gavini (1922), dopo la parziale distruzione della stessa nel terremoto. Interno diviso in tre navate sorrette da pilastri, abside quadrata e cappelle laterali post-rinascimentali nelle navate laterali. La facciata a capanna con piccola torre campanaria incorporata sul lato sinistro presenta tre portali archivoltati con capitelli decorati da elementi vegetali e portale centrale dotato di due colonne con rappresentazione della flora e fauna locale. Sopra il portale c’è una lunetta raffigurante la Madonna delle Grazie ed elementi scultorei duecenteschi raffiguranti un abate benedettino con vangelo aperto e sovrastante demonio, rappresentato come dragone, che ingoia il peccatore.
La parte alta della facciata, delimitata da una cornice benedettina, presenta tre finestre centinate dotate di resti di transenne romaniche. Nell’interno si possono osservare numerosi frammenti architettonici appartenenti alla chiesa duecentesca ed alto-medioevale e alla città antica. Ricordiamo in particolare il bellissimo Portale delle Donne (sulla parete della navata destra), il lettorino del pulpito duecentesco raffigurante il giudizio finale (di fronte all’abside) ed infine numerosi rilievi decorativi e capitelli duecenteschi ed alto-medievali composti sulla navata laterale destra. All’età romana appartengono un rilievo funerario con rappresentazione di aquila dotata di fulmini (tomba di un legionario romano), la base in calcare del console romano e pontefice municipale di Angizia Sergius Octavius La;nas Pontianus, la lastra con tabella iscritta sormontata da un fregio a rilievo raffigurante scene di guerra di T.Peticius.L.f.Chirurgus ed infine l’iscrizione mutila di Rutidius. T.f.Ser. Pelagius magistrato municipale di Angizia incorporata nel nuovo basamento dell’abside; sullo stesso basamento sono inseriti frammenti duecenteschi e rinascimentali raffiguranti stemmi dei Conti di Celano e di Luco (simbolo del pesce del xvl secolo), capitello e fregio della fuga in Egitto del xm secolo e il bellissimo bassorilievo duecentesco della Madonna in trono col Bambino ed angeli ai lati.
Le cappelle sepolcrali laterali, realizzate a partire dal XVI secolo, presentano numerosi affreschi: ricordiamo quelle della navata sinistra con, in successione, la cappella della Compagnia della Madonna del Rosario con affresco di natività del XVI secolo della scuola del Cavalier d’Arpino, la cappella della Compagnia di Gesù Cristo, quella degli Stefanucci e l’ultima quella dei Masaretti; nella navata destra, oltre i frammenti architettonici ricordati, sono presenti due cappelle degli Ercole e dei De Angelis.