IL FUCINO (Torlonia)

Dopo il prosciugamento del lago del Fucino ne assumeva il titolo di principe, Alessandro Torlonia proveniente da famiglia francese imparentata con i Colonna, i Chigi, gli Sforza Cesarini e i Borghese, il cui stemma inquartato era: nel I e nel IV di rosso pieno; nel II e nel III d’azzurro alla cometa d’oro posta in sharra; sul tutto una banda d’argento caricata di 6 rose d’oro con cimiero di una Fenice fissante una cometa.

L’arma raffigura 6 rose d’oro bottonate che si discostano dalle regole del blasone, rientrando nella casistica degli stemmi d’inchiesta o enigmatici. Uno stemma variante del casato e inquartato: nel I e nel IV di rosso al lambello d’oro (per spezzatura); nel II e nel III d’azzurro alla cometa d’oro ondeggiante in sbarra; con la banda d’argento carica di sei rose d’oro attraversante sul tutto alias inquartato: nel I e nel IV di rosso; nel II e nel III d’azzurro alla cometa d’argento ondeggiante in sbarra con la banda d’argento carica di sei rose di rosso bottonate e barbate d’oro, attraversante su tutto. Un’ultima variante inserisce nel II e nel IV un pino sradicato, un cane collarinato passante e tre stelle oltre agli elementi classici.

I Torlonia assunsero nel tempo i titoli di mrchese di Romavecchia e di Torrita; il principato di Civitella Cesi; il ducato di Poli, Guadagnolo e Ceri; la signoria di Mugnano e di Cassino e nel 1822 avevano acquistato Capodimonte, Marta e Bisenzo dal principe I’oniatowski. Nell’altare maius della ricostruita chiesa di S.Giovanni di Avezzano sono effigiati a latere due stemmi gemellari marmorei dei Torlonia. Tra i membri della famiglia Torlonia si distinsero, come parlamentari locali: Stanislao eletto a Pescina; il fratello Guido e poi il principe Giovanni, nipote del primo prosciugatore del Fucino che ando a sostituire nel I mandato 1’on. Giovanni Cerri, battendo alla XIV legislatura il socialista Luigi Vidimari perito sotto il sisma e passato nel 1920 al senato, dopo 3 lustri nella Camera, sarà nominato nel 1935, ministro di stato sotto il fascismo.

Il principe, insignito della stella d’oro al merito rurale, durante il suo mandato, intervenne nella camera dei Deputati il 18.2.1915, per commemorare le vittime del terremoto nella Marsica e per la legge istitutiva dei comuni di Oricola e Rocca di Botte. Avezzano ricorda i Torlonia nell’ampia e alberata Piazza omonima dall’artistica fontana circolare in pietra, in una strada limitrofa e nell’intitolazione del prestigioso liceo classico locale.

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