Testi tratti dal libro 13 gennaio 1915 Il Terremoto nella Marsica
(Testi a cura di Pietro Bontempi)
Distruzioni sono state già da noi documentate relativamente al palazzo Colonna, denominato localmente ” Palazzitto ” dove, in particolare, crollarono alcune pareti decorate da fregi risalenti alla fine del XVII secolo (BERANGER, 1992) e presentanti ” con varie alterazioni l’arme dei Colonna ed il motivo decorativo inghirlanda tutto un grande salone ” (A.C.S., 1, b. 227, si consulti qui in particolare SAVELLI, 1915). Presso il Palazzo municipale si conserva ancora oggi una lapide in calcare locale che riporta la costruzione della struttura all’anno 1524 (SQUILLA, 1990). Danni si registrano, secondo quanto riferito nella delibera comunale del 29 dicembre del 1932, anche al vecchio Palazzo municipale, sito in piazza S. Giovanni, e costituito da due piani l’inferiore dei quali era occupato da magazzini e da una scuola (A.S.C.C.R., Delibere comunali).
Nel 1936 verrà in parte demolito e ristrutturato; la nuova copertura, sulla base della delibera comunale del 10 settembre, sarà realizzata ” con il materiale risultante da quella che sarà demolita ” (A.S.C.C.R., Delibere comunali). Va notato come già la delibera del 1932, partendo dalla constatazione che ” per effetto delle nuove e numerose costruzioni eseguite dal Genio civile in seguito al terremoto, l’abitato è venuto completamente a svolgersi (sic) nella parte opposta alla località del vecchio e danneggiato edificio comunale “, sanciva lo spostamento della sede sul lato di sinistra del fiume a non molta distanza dal quartiere costituito dalle case antisismiche sorte intorno alla chiesa della Madonna delle Grazie.
Lesioni riportò anche la parrocchiale dedicata a S. Giovanni Battista e per il cui restauro abbiamo rintracciato, oltre alla notizia che già nel 1925 era stata presentata al Ministero dell’Interno la domanda per la concessione di sussidi finanziari (BERANGER, 1994), due delibere podestarili rispettivamente del 1″ aprile 1930 (A.S.C.C.R., Delibere comunali) e del 30 agosto 1937 (A.S.C.C.R., Delibere comunali) nonché un’epigrafe, posta sulla parete di destra entrando nella chiesa, attestante i restauri effettuati dopo il terremoto (GEREMIA, s.i.a.). Il testo dell’iscrizione è il seguente:
A. M. D. G. / HOC TEMPLUM / IAM AB IMMEMORABILI DIVO JOANNI BAPTISTAE DICATUM / ANNO MDXCV GENTIS COLUMNENSIS AERE RESTAURATUM / ANNO MDCXL AUCTUM AC ANNO MDCCCXXXV ORNATUM / LAOUEARI POST MARSUM TERRAEMOTUM PROLABENTE / REGALI ITALICO GUBERNO OPES MUNIFICE DANTE / MUNICIPIO CIVITELLENSI AC PAROECIA A. M. D. G. / HOC TEMPLUM / IAM AB IMMEMORABILI DIVO JOANNI BAPTISTAE DICATUM / ANNO MDXCV GENTIS COLUMNENSIS AERE RESTAURATUM / ANNO MDCXL AUCTUM AC ANNO ADIUVANTIBUS / S. S. MI SACRAMENTI ET S. JOANNIS CONFRATERNITATIBUS / JOSEPH CORINALDESI PAROCHO / DE MARCO ET CAROPRESO ARCHITECTIS / VINCENTIO CESARINI OPERIS CONDUCTORE / GULIELMO ASCANIO A PERUSIA PICTORE / PARIETIBUS TANTUM MANENTIBUS / IN PRISTINAM DIGNITATEM RESTITUTUM / X. D. A. KAL. IUL. A. D. MDCCCCXXXVI / AB AUGUSTINO MANCINELLI EPISCOPO SORANO / SOLEMNITER CONSECRATUM EST.
La cappella di S. Lucia fu completamente demolita prima del 13 febbraio 1916 nonostante presentasse solo ” delle lesioni alla volta che avrebbe potuto essere sostituita da un semplice soffitto “. Ciò appare espresso in un’istanza presentata da trentadue cittadini membri della confraternita del SS.mo Sagramento, alla quale aderirono anche circa duecento confratelli analfabeti (A.C.S., 1, b. 150). L’on. Erminio Sipari, all’epoca sottosegretario al Ministero dell ïnterno, risponderà a questo appello specificando che i finanziamenti statali erano esclusivamente destinati alle chiese parrocchiali danneggiate dal sisma (A.C.S., 1, b. 150). Totalmente distrutta fu anche la chiesa di Meta (TINTI, 1915), centro le cui prime attestazioni risalgono all’XI secolo, e che dopo il terremoto fu ricostruita a poche diecine di metri dalle fortificazioni del castrurn medioevale. Anche per questa chiesa nel 1925 fu presentata la documentazione necessaria per ottenere i sussidi necessari (Beranger 1994).