ITINERARI MUSEALI (la Pinacoteca del Castello Orsini ed il museo dell’Oriente)

Pinacoteca d’Arte Moderna
(Avezzano)

Museo “dell’Oriente”
(Tagliacozzo)

INFORMAZIONI SUI MUSEI

Museo Pinacoteca d’Arte Moderna di Avezzano
La Galleria Civica d’Arte Moderna di Avezzano raccoglie, dopo averne fatto un censimento scrupoloso ed una catalogazione, il materiale posseduto (sculture, pitture, grafiche), acquisito nel tempo, a partire dal 1949, anno della I Mostra Marsicana di Pittura, che in seguito si sarebbe chiamata ”Premio Avezzano”.

Ai premi-acquisto delle varie edizioni, si sono aggiunge in questi ultimi mesi alcune significative donazioni che hanno di molto arricchito il gia cospicuo patrimonio di opere, che ovviamente nella loro datazione rispecchiano percorsi critici, tendenze culturali diverse e talora contrastanti, risultato di connessione di determinati periodi storici con particolari fermenti creativi in continua e radicale evoluzione.

E’ come chi voglia intraprendere un’indagine a tutto campo sulla storia dell’arte moderna, deve avere la lungimiranza a superare certi schemi manichei di contrapposizione (ad esempio tra avanguardia e tradizione), cosi la lettura delle linee portanti di questa galleria va intrapresa con parametri di giudizio non dommatici, nel rispetto della molteplicità e della complementarità di tutte le poetiche più o meno storicizzate che, salva sempre l’affidabilità professionale, hanno sostanziato le arti visive del nostro secolo. E fuor di dubbio che in un’opera di censimento e catalogazione vi siano possibili cadute di tensione; e altrettanto vero che in futuro con parametri di verifica più oggettivi poiché meno condizionati dalla contemporaneità, sarà possibile ed auspicabile una rivisitazione critica del materiale posseduto e quindi una selezione delle opere in prospettiva museale stabile.

E comunque non sarà mai possibile (e un discorso che vale anche per i grandi musei d’arte contemporanea che accolgono opere acquisite secondo un disegno critico lineare) l’esemplarità della scelta, vuoi per le indubbie parzialità dello studioso o degli studiosi preposti a quelle scelte, vuoi per le molteplici e tutte plausibili ipotesi ermeneutiche circa la travagliata ricerca artistica contemporanea. Con tale consapevolezza, ovvero accettando il travaglio di chi sia obbligato ad emettere giudizi comunque contingenti, e non per un’apologia esasperata dell’individualismo a cui tanta cultura del nostro tempo fa riferimento, ma per una naturale imbrigliatura nella quale lo studioso viene suo malgrado a trovarsi in questi intrecci multipli tessuti dagli artisti contemporanei, con questa consapevolezza – dicevo – dobbiamo presto introdurci, con fatti documentati, nelle vicende culturali della Marsica e specificatamente di Avezzano, per evidenziarne il concreto ed esaltante evolversi, non trascurando le diverse connessioni esterne (con l’ambiente artistico romano prima, e milanese poi, nonché internazionale), che giovano anche in sede di verifica circa lo spessore dei fatti storici che in sintesi stiamo per ripercorrere. La spinta ”idealizzante” verso una rinascita culturale nella città di Avezzano, sradicata da ogni ancoraggio storico per il prosciugamento del Fucino prima, che aveva mutato l’economia del territorio, e per il terremoto del 1915 poi, nel quale tutta la produzione millenaria di una civiltà era stata annientata, viene da un gruppo di giovani ”anonimi” (il termine, usato da uno di essi, Marcello Ercole, non e amaro, ma simboleggia la laboriosità di tutta una gente), che in seguito si sarebbe denominato Gruppo Artisti Marsicani.

Museo “dell’Oriente” di Tagliacozzo
L’ interessante collezione di antichità egiziane, orientali, tipiche, oltre alla raccolta numismatica e filatelica (attualmente da catalogare ed esporre) è opera di due straordinari personaggi ambedue appartenenti all’ordine francescano: padre Gabbriele Giamberardini e padre Tommaso casale: il primo operò in Egitto per circa un ventennio (dal 1950 al 1970) in qualità, tra l’0altro, di docente del seminario Orientale di S. Cirillo a Giza e di Prefetto degli Studi nella Missione dell’Alto Egizio, e portò in Italia un quantitativo ragguardevole dei reperti archeologici, in parte affiatata per la conservazione, al santuario di M;aria SS.ma dell’Oriente in Tagliacozzo.

Al secondo, Padre Tommaso casale, nato a Tagliacozzo il 15 dicembre 1921 ed ivi deceduto il 28 ottobre 1999, per tanti anni membro della Fraternità del convento dell’oriente ed appassionato fondatore del Museo annesso, va il merito della conservazione della raccolta dei reperti archeologici, della biblioteca del santuario, ricca di preziose cinquecentine e di altri volumi rari, sicuramente da sottolineare la presenza di moltissimi ex Voto che costituiscono uno degli elementi più suggestivi da ammirare all’interno del museo, data la eterogeneità del materiale conservato, la assoluta mancanza di notizie relative alla provenienza dei singoli pezzi, è stato difficile , a volte impossibile, esporli seguendo precise coordinate logiche cronologiche.

Tuttavia l’insieme di tutti i beni (libri, monete francobolli, ex-voto) costituisce il patrimonio del Santuario e un ringraziamento particolare della cittadinanza va chi con amore per la propria terra, interesse per la cultura, rispetto per la memoria, ma soprattutto grande umile fede,, ce lo ha trasmesso con il tacito invito a conservarlo e tramandarlo alle generazioni future.

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