ITINERARI RELIGIOSI (Don Gaetano Tantalo)

Don Gaetano Tantalo
(Villavallelonga)

INFO UTILI

La visita alla tomba del Venerabile don Gaetano Tantalo figura assai conosciuta per le implicanze con la vita popolare e per gli esempi di eroismo cristiano, si prospetta oggi con gli studi sulla sua personalità e con l’inizio della pubblicazione dei suoi carteggi . Prima ancora di approfondire questa conoscenza, pensiamo utile tracciare le linee essenziali della sua esistenza e rilevare i segni che il popolo ha voluto fissare nel tempo a testimonianza delle sue storiche vicende, La data di nascita di Gaetano Tantalo risale al 3 febbraio 1905 in Villavallelonga. I genitori Luciano e Maria Coccia lo hanno battezzato il 12 dello stesso mese e, quale primogenito della famiglia, gli hanno fatto ritenere, come e costume nel paese, il nome del nonno paterno.

Una famiglia di pastori e di contadini, umile e semplice, povera e numerosa, come tante altre a Villavallelonga. La vita di Gaetano si consuma nel breve volgere di 42 anni ed è punteggiata di eventi che documentano il patrimonio umano e cristiano di un’anima nello scorcio di uno dei più difficili periodi complessi e controversi della storia. Il terremoto marsicano, la prima guerra, il fascismo, il secondo conflitto mondiale, il trapasso dalla monarchia alla repubblica, sono tutti contenuti nell’arco della sua breve esistenza. Il paese natale vive i primi tentativi per sottrarsi all’isolamento plurisecolare; dopo il prosciugamento del Lago di Fucino (1876), si costruisce la prima strada rotabile che lo pone in comunicazione con gli altri paesi della Marsica; si attiva un servizio postale con carrozza a cavalli e, nei primi anni del Novecento, si impianta l’ufficio postale e il servizio telegrafico; si inaugura l’illuminazione pubblica nel 1925 e mancano ancora le fognature e il servizio idrico. In tale ambiente, all’estremità sud-orientale delle montagne marsicane, si ritrova una culla di valori religiosi e l’evoluzione del culto al Patrono S. Leucio, come pure la devozione agli altri Santi, che hanno il titolo o il luogo sacro nelle chiese del paese, stanno a confermarlo.

Lo spirito religioso trova anche espressione nell’assegnazione dei due Canonicati della parrocchia che per antica tradizione hanno investito due canonici del luogo. Il sacerdote. Tantalo, per via di arcane ispirazioni che si tramandano nella storia millenaria di un popolo, e appunto al culmine di questa tradizione ed in se riassume e vive la più alta espressione di quei valori.
Non vi e fase della sua vita in cui non si abbiano segni del1amanifestazione di Dio ne11e vicende da lui vissute.

Durante l’infanzia Gaetano pone in evidenza una originale condizione di spirito, mostra l’attaccamento alla terra natale, gode dell’amicizia dei compagni, e sensibile e attento alle cerimonie e ai festeggiamenti religiosi. Nel gioco non manca di commettere imprudenze e, a sei anni, cade in una fossa di calce spenta, vi affonda, ma poi riesce a sottrarsi alla trappola mortale senza che le persone accorse, alquanto terrorizzate e capaci solo di gridare, possano arrecare il benché minimo aiuto. A scuola manifesta un precoce apprendimento nella scrittura e nella lettura, ma nella preparazione alla Cresima stupisce tutti per la formidabile memoria che gli faceva ricordare ogni principio e norma della dottrina cristiana; così, a soli sette anni, riceve dalle mani del Vescovo dei Marsi, Mons. Bagnoli, il Santo Sacramento della Cresima.

Alle ore 7,55 di mercoledì 13 gennaio 1915, Gaetano e già entrato nella casa adattata a scuola proprio vicino alla sua abitazione e la terra trema paurosamente per venti secondi. La terribile scossa del sisma marsicano e già passata e fra le trentamila vittime poteva essere compreso anche il piccolo Gaetano, ma il suo corpicino e sommerso da un cumulo di macerie e, ancora vivo, sanguinante e con gli occhi fuori dalle orbite, viene estratto ’e trasportato di corsa in ospedale: e la sua salvezza. Dopo il terremoto, la prima guerra mondiale e Papa Luciano lascia la famiglia per servire la Patria e torna dopo le operazioni belliche, ma non passano molti mesi che ’la sua esistenza cessa per causa del servizio di guerra. La madre Maria, denominata Mariabella, rimase vedova e con grande forza d’animo mantiene la famiglia di quattro figli, mentre altri due erano morti nella prima infanzia. Continua tuttavia ad assecondare la decisione del primogenito Gaetano, che, nel novembre 1918, era entrato in Seminario presso la sede provvisoria di Tagliacozzo ed in seguito si era trasferito a frequentare il 2 ginnasio presso il Seminario di Avezzano, appena edificato dopo il sisma del 1915 che aveva provocato la distruzione del Seminario di Pescina.

Gli studi affinano le capacità di riflessione e di meditazione del giovane, mentre l’intelligenza ricerca le prime soluzioni ai misteri della fede cristiana e matura il comportamento Altruista che annota la sua forte personalità, ad un tempo e senza contrasto, umana e critica. Con i compagni di studi( Colucci, Celi, ed altri) e con gli amici manifesta un naturale portamento al sorriso e la grande disponibilità a compenetrarsi nelle vicende umane di ciascuno, facendosi apprezzare per l’energia interiore della sua formazione spirituale e per il patrimonio del suo sapere che non esibisce in tutte le circostanze, ma soltanto in caso di opportunità. Agli studi liceali segue la preparazione al sacerdozio nel Seminario regionale di Chieti dove entra nel settembre del 1923. I germi di vocazione si consolidano con gli insegnamenti culturali e spirituali, ma trovano un sicuro fondamento nella indagine teologica. Il chierico Tantalo viene ricordato come un piccolo genio, modello di pietà e disciplina, grande estimatore dei suoi docenti. Alla vigilia dell’ordinazione sacerdotale prega Cristo di rivestirlo con le sue virtù e l’ll giugno del 1930 fa la domanda di ammissione all’esorcistato, accolitato, suddiaconato, diaconato e presbiterato con un passo definitivo di rinuncia al mondo e di accettazione del servizio di Dio. Il 10 agosto 1930 giunge l’ora tanto attesa e, pieno di emozione, viene ordinato sacerdote dal Vescovo dei Marsi Mons. Bagnoli nella chiesa parrocchiale di S. Giovanni in Avezzano.

Il 15 agosto e già a Villavallelonga, dove trova i suoi paesani ad attenderlo in due lunghissime file per onorarlo e partecipare alla sua solenne prima messa. Il 30 novembre rinuncia al beneficio che gli era stato assegnato, quale canonico del luogo, e riceve i primi incarichi. Dapprima viene chiamato ad assolvere le funzioni di vice direttore e padre spirituale del seminario diocesano fino al giugno del 1933; poi, viene nominato coadiutore della parrocchia di San Giovanni Giovanni ad Avezzano dall’8 luglio 1933 a tutto luglio 1936. Come professore il Tantalo insegna le lettere italiane, latine e greche, nonché la matematica, e introduce nell’insegnamento le prime importanti innovazioni fondate sulla pedagogia della disponibilità. Nel 1935 e chiamato per un breve periodo a sostituire il parroco di Villa San Sebastiano, dove si rende protagonista di una svolta rivoluzionaria, certamente nuova, nei rapporti tra i cattolici e la locale comunità protestante….

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