Madonna del Cauto
(Morino)
IL LUOGO IN BREVE
La Chiesetta Santuario completamente immersa nella suggestiva faggeta della riserva naturale di Zompo Lo Schioppo è raggiungibile con una non facilissima escursione con partenza dai piedi della grande cascata che da il nome alla riserva.
Davanti alla rozza entrata della chiesetta della Madonna del Cauto è sospesa una campanella;. Si entra nella chiesetta per una vecchia porta e subito hai davanti un ambiente fatto vecchio dal tempo.
La chiesetta e scavata nella roccia come una grotta: due pareti sono addossate alla roccia e le altre due sono di pietra. La chiesetta può essere lunga otto o nove metri, larga e alta circa quattro. Davanti a una delle pareti scavate nella roccia si leva un piccolo altare per celebrarvi la Messa.
Quasi dovunque, nella volta e nelle pareti, e possibile distinguere, anche se sbiaditi, dei dipinti che saranno presto oggetto di restauro: ma oggi non è molto facile, a tanta distanza di secoli, riconoscere gli argomenti delle pitture. Rappresentano senz’altro molti misteri della nostra religione, come l’Annunziazione e la Natività: dietro l’altare, al centro, e visibile la Madonna che tiene aperte le mani.
Nella parete in cornu epistolae sembra che siano dipinti con i loro paramenti alcuni Pontefici; sotto uno di essi si può leggere ancora: Clemente. Sara certamente il Papa S. Clemente I, uno dei primi Pontefici, discepolo degli Apostoli, vissuto alla fine del primo secolo dell’era cristiana. I dipinti non sono opera d’arte, ma la chiesetta ha un valore di fede inestimabile se meditiamo quella fede nella generazione che venne per prima lassù nei periodi oscuri che seguirono il Mille.