Le mura

Esse con una circonferenza di circa 3 chilometri, racchiudono nell’interno ben tre alture: quella di San Nicola, a nord, sede dell’acropoli antica e caratterizzata dai resti dell’abitato medievale di Albe sovrastato dal quattrocentesco Castello Orsini che riutilizza strutture di un maniero precedente dei Conti dei Marsi; quella del Pettorino, ad est, con resti di un tempio italico-romano sulla sommità e teatro alla base; quella di San Pietro, a sud, dominata dalla chiesa feudale di San Pietro di Albe, chiesa che riutilizza in gran parte un precedente tempio italico-romano dedicato ad Apollo.

E’ certo che la cinta muraria albense, dal punto di vista militare, e una tra le piu complete che si conoscano con la sua cortina continua (non intervallata da torri) in opera poligonale di uI e iv maniera e con spessore canonico di m 2,40. Sul circuito si aprono quattro porte: ”Massima”, ad ovest in direzione della Via della Campania e dove entrava la Via Valeria; ”Fellonica” a nord-ovest in cui entrava il vecchio percorso proveniente dall’ager Wquiculanus (Cicolano, RI); ”di Massa” ad est in direzione della strada per Forme ed Aveia (Fossa, AQ) ed in cui usciva la Valeria; la quarta a sud-est, che potremmo definire ”fucense”, in cui usciva una strada che la metteva in comunicazione Alba con Anxa-Angitia. Sul versante nord-ovest la cinta si raddoppia e presenta la terrazza rettangolare un monumentale campus con heroon dedicato al figlio del console Lepido, ucciso da Pompeo nel 78 a.C. Qui e il tratto meglio conservato della cinta con tracce, nella cinta superiore, di una precedente porta corridoio interno obliquo con torretta interna, forse riferibile agli inizi del m secolo a.C.

La ”Porta Fellonica” presenta una tipologia di tipo ”sceo”, con torrione sopravanzato sul fianco destro di chi entrava nel corridoio di accesso, in modo di poterlo colpire sul lato non coperto dallo scudo; completava la difesa una cataracta (saracinesca) che chiudeva il corridoio di accesso della porta tramite due guide laterali a binario ancora visibili. Lo stesso sistema difensivo e presente nella Porta Massima e sud-est; la prima ha ulteriori interventi come un bastione circolare a destra di chi entra e un accesso avanzato di IV secolo a.C. Gli scavi recenti nella Porta di Massa hanno evidenziato ricostruzioni successive al n secolo a.C., mettendo in evidenza la complessa storia del circuito murario.

Testi del prof. Giuseppe Grossi

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