Si tratta di un architrave monolitico, posta di fronte al portico sotterraneo di Piazza Risorgimento. E’ una grossa pietra che in altri tempi consisteva nella base di un orologio; tornata alla luce grazie ad uno scavo del 1974.
Sopra una iscrizione, (è l’unica iscrizione del genere anche se ve ne erano numerose in tutta la Marsica nell’età dei Romani) le cui lettere, per la loro forma, fanno presumere la data della sua messa in opera, circa la metà del primo secolo a.C..
Questa è la traduzione: Quinto Fadio, figlio di Quinto Munanzio marso figlio di Numerio Quadriunviri “iure ducundo” curarono che fosse fatto l’orologium a loro spese. La sua esistenza testimonia che nella città di Marruvium vi fosse un orologio pubblico.