Il colle s’eleva poco distante dal centro di Tagliacozzo, la laboriosa ed agiata cittadina, in altri tempi cuore della contea degli Orsini, ricercata oggi meta turistica. Oriente e il suo santuario sono da sempre meta dei pii romei e L’antico rifugio dell’anima, consacrato al culto della Madre di Dio, sotto L’appellativo di ”Virgo Orientalis”: Madonna dell’Oriente. L’ondeggiante stanco andare e scandito da antichi versi popolareschi, che echeggiando attorno, esaltano pene ed angosce, ansie ed affanni, indivisibili compagni dell’”umano vagare”. Ma, via via, che la meta si staglia all’orizzonte e serenante si dischiude alla vista dei romei, alla stanchezza succede la gioia, all’affanno ed all’ansia il conforto e la speranza. Intanto, per larga contrada L’inno implorante solenne risuona:
L’invocazione e L’appellativo richiamano ad antica leggenda, la quale tramanda che sul Colle trovasse rifugio un’antichissima ICONA della MADONNA con BAMBINO, ivi traslata da Bisanzio. Ma, da quando, realmente, questa splendida e miracolosa Icona dimora sul Colle Orientale? … Non e agevole dare una risposta, criticamente documentata. Tuttavia, se la storia, confortata dal documento, soccorre per tempi, relativamente recenti, non oltre, come pare il sec. XIII, la tradizione, riporta al secolo ottavo-nono della nostra era. Vuole, dunque, questa tradizione che la sacra Icona fosse miracolosamente salvata dalle fiamme, alle quali era stata condannata al tempo della persecuzione ”iconoclasta”, sostenuta dall’imperatore eretico Leone terzo L’Isaurico.
L’Icona, salvata dalla imperiale furia sarebbe stata portata da due legionari, originaria della Marsia, trovando asilo sul Colle Orientale. Com’essi avevano sperimentato la potenza taumaturgica del sacro pegno cosi, per secoli, s’e avverato per i fedeli, che ascendono il Colle, benedetto dalla presenza di Maria ”Hodighitria”.