Secondo Paolo Marso, il nome deriverebbe da Ortygia; il Febonio scrive «ex ortu aquarum», il Corsignani «ab ortu solis». Sembra piú corretta l’ipotesi di una derivazione da «hortuculus/horticulus». (Cfr. W.CIANCIUSI). Giá presente in documenti medievali, il nome di Ortucchio diviene usuale dal XIII secolo in poi, quando, secondo il Di Pietro, avvenne l’aggregazione in un unico centro abitato delle popolazioni di sette villaggi o castelli della zona.
Ortucchio fu cinta subito di mura difensive e dotata di un’unica chiesa parrocchiale, S.Maria di Capodacqua. Giá soggetta ai conti dei Marsi (nel Xll secolo il feudo di Arciprete apparteneva a Crescenzio di Capistrello), rimase sempre nell’ambito della contea di Celano. Fu un Piccolomini, appunto, a portare a termine la costruzione del castello, innalzato «per mantenere i terrazzani all’obbedienza». L’economia dei suoi abitanti si basava quasi esclusivamente sullo sfruttamento del lago Fucino e sulla pesca; e i capricci del lago caratterizzarono non solo lo sviluppo del paese e del suo territorio, ma anche la mentalitá, i costumi, le abitudini della gente. Nel 1656 la peste provocó una vera e propria ecatombe: la popolazione passó da 100 a 55 fuochi (nuclei familiari); la chiesa parrocchiale, utilizzata come fossa comune per seppellirvi i cadaveri degli appestati, dovette alla fine essere demolita.
Passata la bufera della peste, i sopravvissuti vollero riedificare la chiesa, dedicandola a S.Rocco; e contemporaneamente, acquistava vigore il culto locale di S.Orante. Nel 1807 gli abitanti inviarono una supplica a Giuseppe Bonaparte, pregandolo di prendere provvedimenti al fine di proteggere il paese dalle disastrose alluvioni del Fucino. Prosciugato il lago, non cessano le sventure per Ortucchio, che viene completamente distrutta dal terremoto del 1915 (che provoca, in paese, ben 2300 vittime). Negli anni successivi la storia di Ortucchio è caratterizzata da proteste e manifestazioni di piazza contro l’amministrazione Torlonia, fino alle tragiche giornate dell’ottobre 1944, quando, in uno scontro con le forze dell’ordine, rimane ucciso il bracciante Domenico Spera e vengono gravemente feriti numerosi altri contadini del posto.
CENNI ARTISTICI
Il monumento piú interessante è il castello dei Piccolomini; ma degna di attenzione è anche l’antica Chiesa di S.Orante.