Scanzano sembra mostrare sempre più quella fierezza che le deriva da un’antica autonomia comunale, mai abbandonata. Sante Marie e Scanzano per secoli camminano insieme e figurano gia nel catalogo dei Baroni del 1187 fatto censire da Guglielrno II il Bono, dove risultano essere feudi della famiglia De Pontibus che li aveva subinfeudati a Giovanni Duca. Durante la Contea di Tagliacozzo sotto gli Orsini e poi sotto il ducato (Taleacotium, Ducatus Amplissimus, Caput Marsorum) dei Colonna, viene più volte riportato insieme a Sante Marie e Castelvecchio.
Nel 1630 l’università di Scanzano prevedeva due Sindaci coadiuvati dal consiglio dei Deputati. Con l’abolizione dei feudi decretata l’8 agosto 1806 da Giuseppe Bonaparte, fratello di Napoleone e Re di Napoli, si chiude il secolare capitolo comunale di Scanzano con l’accorpamento in quello di Sante Marie. L’ultimo sindaco fu Silvestro Antenucci. In epoca recente può annoverare tra i suoi concittadini celebri monsignor Giulio Tommasi, nato il 13 agosto 1855, nominato Vescovo di Sant’Angelo dei Lombardi il 15 agosto 1936. Di Pietro, autore recente del citatissimo libro ”Agglomerazioni delle popolazioni della Diocesi dei Marsi”, riferisce che Scanzano nel 1871 contava una popolazione di 570 abitanti ed aveva la chiesa di S. Cipriano servita da un abate; poi c’era quella dedicata a S. Michele Arcangelo e a S. Giovanni, infine quella di S. Maria.
Poco distante dal centro abitato si trova la chiesa di Santa Maria meta di pellegrinaggio dalle ore 17 del 14 agosto (vigilia dell’Assunzione della Beata Vergine Maria): giungono in chiesa a piedi dai paesi limitrofi per l’indulgenza plenaria, visite che ogni credente ritiene doverose effettuare e che volgarmente vengono chiamate ”le passate”, che terminano alle ore 18 del 15 agosto.
Di rilievo la visita nella chiesa parrocchiale, dove si trova una statua lignea di S. Atanasio (opera lignea di Salvatore Conti di Sulmona), Santo che nel 360 rimase l’unico fra tutti i Vescovi della cristianità a difendere l’ortodossia dagli eretici. Singolare ed unica nella zona la venerazione di questo inno: ”0 Atanasio, amabil Santo della Chiesa di Scanzano, / a te sale ardente il coro della lode e dell’onor / i sospiri e le preghiere del tuo popolo fedel”.