TORRI BORGHI E CASTELLI MEDIEVALI (il castello Piccolomini di Morrea)

Da un dizionario dell’Archivio di Stato di Napoli, del 1803, scritto da Lorenzo Giustiniani, si rileva che nel 1463 Morrea fu concesso dal Re Ferrante ad Antonio Piccolomini d’Aragona, suo genero, insieme con la baronia di Balsarano e Contado di Celano. Questo fatto segnò sicuramente uno dei momenti storici più interessanti di Morrea: il castello, per la sua felice posizione, fu per diversi secoli la residenza estiva di duchi e baroni, nonché fortezza e sede di una guarnigione permanente per la difesa del Paese e della vallata sottostante.

Come si vedrà più avanti oggi il castello appartiene ai De Caris, una famiglia nobile che si imparentò con i Piccolomini. Si arriva all’ingresso principale salendo per via di Capo Castello. Entrati nel cortile, e ancora possibile ammirare le volte semicircolari in pietra lavorata e, all’interno della Loggia, le pareti e le volte affrescate con impareggiabile cura e raffinatezza.

Purtroppo, oggi, chi viene a visitare il castello non può che essere colto da un forte senso di desolazione per lo sconcertante stato di abbandono e di degrado in cui versa L’intera costruzione: la torre e in gran parte crollata, alcuni soffitti hanno ceduto ed altri stanno cedendo, lo stesso castello, in più punti e aggredito dalla vegetazione.

Testi a cura di Giuseppe Sartinara

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