La questione della gestione delle autostrade A24 e A25 arriva ad un punto di svolta, con la decisione del Consiglio di Stato, che ne affida all’Anas il controllo, così come aveva stabilito il 7 luglio un decreto legge del Consiglio dei Ministri. Tramite un’ordinanza del Tar Lazio era stata concessa per due volte la sospensiva della decisione del Cdm, accogliendo il ricorso di Strada dei Parchi, che si era rivolta ai giudici amministrativi contro la revoca in danno per gravi inadempienze della concessione.
Tale decisione giunge a seguito di situazioni importanti riguardo la tutela della circolazione autostradale, la sicurezza degli utenti, con la problematica della continuità della circolazione in condizioni adeguate, oltre che la volontà di scongiurare il rischio di cedimenti strutturali delle infrastrutture.
Il Tar Lazio esprimerà il suo definitivo giudizio di merito il prossimo 20 settembre, e, come riportato dal quotidiano “Il Centro”, dal canto suo Strada dei Parchi sottolinea che il 12 maggio 2022 aveva comunicato ufficialmente la volontà di rinunciare alla concessione, in quanto “sono state create e pervicacemente perpetuate da parte del concedente condizioni di insostenibilità della gestione dell’infrastruttura. Soprattutto per la mancata definizione da parte del concedente del nuovo Piano economico finanziario (Pef), strumento fondamentale per rendere efficiente la gestione delle autostrade e garantirne la sicurezza antisismica come prevede la specifica normativa. Uno stallo che si trascina da anni minando la stabilità economica della società. L’attenzione all’utenza è un valore primario per Strada dei Parchi, come dimostrato anche nel corso degli ultimi anni in cui sono stati sterilizzati, a carico della concessionaria, gli aumenti tariffari previsti”.